Cryptogate: nella causa Usa anche le chat che coinvolgono Milei
Continuano ad emergere dettagli sulla nuova presentazione fatta martedì presso il tribunale di New York dagli avvocati che portano avanti una class-action contro gli autori della presunta truffa con la meme-coin $Libra promossa dal presidente argentino Javier Milei.
(Keystone-ATS) Secondo quanto pubblica oggi il quotidiano argentino Clarín nello scritto di 110 pagine consegnato alla giudice federale Jennifer Rochon figurano anche le schermate di conversazioni chat dove il trader crypto Hayden Davis – principale indiziato di aver orchestrato la truffa – afferma di poter controllare Milei e di aver pagato direttamente la sorella, Karina.
“Possiamo avere i tweet di Milei. Lo incontrerò personalmente e farà una promozione, ce l’ho sotto controllo”, afferma Davis in una delle conversazioni datate dicembre del 2024. “Ho inviato $$ a sua sorella e firmerà qualsiasi cosa e farà quello che voglio”, si vanta a continuazione il trader statunitense con il suo interlocutore.
Nella presentazione – dove si chiede una proroga del congelamento temporaneo di oltre 57 milioni di dollari depositati nei portafogli virtuali di Davis – si segnala quindi che il 30 gennaio del 2025 il Ceo di Kelsier Ventures si incontra effettivamente a Buenos Aires con Milei nel palazzo di governo e che il presidente pubblica successivamente sui suoi social un selfie corredato da un messaggio dove afferma di aver tenuto una “conversazione molto interessante con l’imprenditore Hayden Davis sull’impatto nel Paese della tecnologia blockchain”.
Il 14 febbraio il leader argentino pubblicava quindi un messaggio sui suoi canali social esortando le persone a investire sulla meme-coin $Libra descritta come “un progetto privato dedicato a stimolare la crescita dell’economia argentina finanziando piccole imprese e imprenditori argentini”.
