Crolla fiducia nella congiuntura, indice UBS-CFA a minimi da 2022

Alla luce dei dazi americani del 39% gli analisti finanziari sono molto meno fiduciosi riguardo all'evoluzione congiunturale elvetica.
(Keystone-ATS) È l’indicazione che emerge dall’indice sulle prospettive economiche calcolato da UBS e da CFA Society Switzerland sulla base di un sondaggio fra gli esperti, che è sceso ai minimi da due anni e mezzo.
L’indicatore principale – emerge dalle informazioni diffuse oggi – si è attestato in agosto a -53,8 punti, con un crollo di 56,2 punti rispetto a luglio. Si è di fronte al valore più basso dal novembre 2022, che aveva segnato -57,5.
Andando nei dettagli, solo il 5,8% degli interrogati in agosto pronostica un miglioramento della situazione congiunturale nei prossimi sei mesi, il 59,6% scommette su un peggioramento, mentre il 34,6% è convinto che non vi saranno cambiamenti (valori che determinano poi l’indice complessivo: 5,8 meno 59,6 = -53,8). Rispetto a luglio sono fortemente aumentati i pessimisti (+45,3 punti), mentre sono diminuiti gli ottimisti (-10,9 punti) e coloro che puntano sullo status quo (-34,4 punti).
Sempre importanti sono i segnali riguardo al rincaro: l’inflazione in Svizzera è vista in aumento dal 23,1% del campione, mentre il 19,2% si aspetta un calo e il 57,7% stabilità. I tassi d’interesse sono attesi stabili nel corto termine (59,2%) e anche sul lungo periodo la quota più consistente (56,2%) punta sull’assenza di variazioni. Concretamente la maggior parte degli interpellati ritiene che il tasso guida della Banca nazionale svizzera (BNS) rimanga allo 0,0% nei prossimi dodici mesi: una minoranza non indifferente lo vede però scendere al -0,25%.
Il 31,2% degli interrogati (-20,0 punti rispetto a luglio) prevede inoltre un incremento dell’indice di borsa elvetico SMI nei prossimi sei mesi, il 35,4% punta su valori stabili e il 33,3% su una contrazione. Sul fronte valutario, il 29,2% si aspetta un rafforzamento del franco rispetto all’euro, il 14,6% un indebolimento e il 56,2% ritiene che non vi saranno cambiamenti nel corso. Riguardo alla disoccupazione il 66,0% vede una crescita dei senza lavoro, il 34,0% una stagnazione e nessuno un calo.
Al sondaggio, effettuato fra il 14 e il 20 agosto, hanno partecipato 52 analisti della comunità finanziaria elvetica. L’inchiesta in questione viene realizzata dal gennaio 2017: fino all’agosto 2023 partner di CFA – un’associazione di professionisti dell’investimento che ha radici americane – era Credit Suisse, ora è UBS, banca che ha rilevato il concorrente.