Croce Rossa indignata per uccisione 8 paramedici a Gaza

La Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa (Ficr) e Mezzaluna Rossa ha espresso oggi indignazione per l'uccisione di otto colleghi medici in servizio a Gaza.
(Keystone-ATS) “Siamo affranti. Questi operatori dedicati delle ambulanze stavano soccorrendo i feriti. Erano operatori umanitari. Indossavano emblemi che avrebbero dovuto proteggerli; le loro ambulanze erano chiaramente contrassegnate. Avrebbero dovuto tornare dalle loro famiglie, ma non l’hanno fatto”, ha affermato il segretario generale della Ficr Jagan Chapagain in una dichiarazione.
La Mezzaluna Rossa di Gaza ha riferito oggi di aver trovato i corpi di 15 soccorritori uccisi dall’esercito israeliano sulle ambulanze nel sud della Striscia di Gaza una settimana fa.
“Il numero dei corpi recuperati fino ad oggi ammonta a 15, tra cui otto paramedici delle squadre della Mezzaluna Rossa palestinese, sei membri della Protezione Civile e un dipendente dell’agenzia delle Nazioni Unite”, ha dichiarato in un comunicato l’organizzazione medica, senza specificare a quale agenzia delle Nazioni Unite si riferisse.
Ieri l’esercito israeliano aveva ammesso di avere sparato sulle ambulanze nella Striscia di Gaza dopo averle identificate come “veicoli sospetti”.