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Consiglio diritti umani: manifestazioni; sì a risoluzione svizzera

Keystone-SDA

(Keystone-ATS) Al termine della 56esima sessione del Consiglio dei diritti umani dell’ONU a Ginevra, la Svizzera è riuscita a fare adottare una risoluzione sulla promozione e la protezione dei diritti umani durante le manifestazioni pacifiche.

IN questo modo, la Confederazione – assieme al Costa Rica – prosegue il suo impegno ultradecennale in questo ambito.

La risoluzione di quest’anno si concentra sugli strumenti utilizzati dalle forze dell’ordine durante le dimostrazioni pacifiche, ha annunciato oggi in una nota il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).

Secondo i servizi di Ignazio Cassis, l’obiettivo è quello di aiutare le autorità ad adempiere meglio i loro obblighi, ad esempio nel garantire il regolare svolgimento e la facilitazione delle manifestazioni. Il Consiglio dei diritti umani ha adottato la risoluzione per consenso, cosa che il DFAE considera un successo per la Svizzera.

In una dichiarazione in risposta all’Alto commissario dell’ONU per i diritti umani, Volker Türk, la Svizzera ha inoltre attirato l’attenzione sul progetto di legge del Gambia volto ad abolire il divieto di mutilazione genitale femminile, sul rispetto della libertà di espressione e di associazione in Georgia, sui diritti delle minoranze in Cina, nonché sulla richiesta di un cessate il fuoco immediato, sul rilascio degli ostaggi e su un aumento degli aiuti umanitari a Gaza, ha precisato ancora il DFAE.

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