Conferenza dei governi cantonali sostiene pacchetto Svizzera-UE
I Cantoni sostengono il nuovo pacchetto di accordi negoziati con l'Unione Europea. "I risultati ottenuti dal Consiglio federale, così come le misure di attuazione a livello nazionale, sono conformi alle aspettative", afferma la Conferenza dei governi cantonali (CdC).
(Keystone-ATS) “Il pacchetto Svizzera-UE consente di stabilizzare durevolmente le relazioni bilaterali e di svilupparle ulteriormente, come i cantoni hanno costantemente auspicato”, si legge in un comunicato pubblicato al termine dell’Assemblea plenaria straordinaria della CdC. Il parere favorevole è stato approvato con una maggioranza di 21 voti. Quattro cantoni si sono detti contrari: Svitto, Nidvaldo, Sciaffusa e Ticino. Obvaldo si è astenuto, poiché il suo governo non si è ancora espresso.
Nella loro analisi del 24 marzo 2023 e nella presa di posizione del 2 febbraio 2024 sul progetto di mandato negoziale, i cantoni avevano formulato una serie di aspettative e principi. Essi constatano oggi che tali punti sono stati rispettati. Di conseguenza, “i cantoni sostengono il pacchetto di accordi”, afferma la nota.
La presa di posizione non equivale tuttavia a un via libera incondizionato: gli accordi avranno infatti ripercussioni sui cantoni, che si aspettano pertanto dalla Confederazione un sostegno per l’attuazione delle relative misure e formulano una serie di proposte per ottimizzare la messa in opera degli accordi.
I cantoni hanno inoltre discusso la questione della natura del referendum: una maggioranza di quindici governi cantonali sostiene il referendum facoltativo (maggioranza semplice), mentre dieci – tra cui il Ticino – chiedono un referendum obbligatorio (che implica una doppia maggioranza di popolo e cantoni). Il canton Berna si è astenuto.