Como non è Gotham City, sindaco dichiara guerra ai dehors
Polemiche a Como per la decisione del sindaco Alessandro Rapinese (eletto nel 2022 con una lista civica senza apparentamenti politici) di imporre l'eliminazione dei dehors all'esterno dei pubblici esercizi da aprile a settembre.
(Keystone-ATS) A delibera approvata, il sindaco ha spiegato che qualunque tipo di veranda (“sgabbiozzi – ha detto – totalmente illegali dal 2001”) dovrà essere smontata, in linea con la legge nazionale: “In questa città che era un po’ Gotham City prima che arrivasse Rapinese, era tutto consentito. Si lasciavano occupazioni sul suolo pubblico fisse tutto l’anno che non potevano stare e si intascavano oneri che non si potevano intascare”.
Contro la scelta del sindaco sono intervenuti i vertici locali di Fratelli d’Italia: “Il punto non è la legalità dei dehors, che nessuno pone in discussione, bensì le modalità con le quali il sindaco applica la normativa che li riguarda – hanno commentato Stefano Molinari e Alessandro Nardone, rispettivamente segretario provinciale e cittadino del partito -. Quella del sindaco e della sua amministrazione è una scelta politica e si tratta di un atto punitivo verso i commercianti, travestito da crociata moralizzatrice”.
Il tema dei dehors e dei tavolini dei locali che “occupano” gran parte del centro storico è uno dei temi al centro del dibattito politico in una città che da qualche anno si confronta con il fenomeno del cosiddetto ‘overtourism’. Nel 2024 il lago di Como ha registrato circa 4,5 milioni di presenze turistiche con un incremento delle transazioni di spesa pari al 17%.