Commissione esperti DDPS vuole più cooperazione con la Nato
(Keystone-ATS) La Commissione di studio per la politica di sicurezza, entità istituita dal Dipartimento della difesa (DDPS), raccomanda alla Svizzera di rafforzare la sua cooperazione con l’Ue e la Nato e di rivedere la sua neutralità.
Sono questi, secondo anticipazioni del SonntagsBlick (SoBli), i contenuti di un rapporto che sarà presentato il 29 agosto.
La Confederazione sarebbe chiamata ad adattare la sua strategia alla luce della guerra in Ucraina e alla nuova situazione di minaccia in Europa. Dal punto di vista di Bruxelles la Svizzera non deve creare un vuoto di sicurezza in Europa, soprattutto nelle infrastrutture critiche del traffico energetico e dei pagamenti.
Una possibilità sarebbe quella di stipulare accordi segreti con la Nato, scrivono i commissari, sempre secondo il domenicale. “Tali intese potrebbero includere, ad esempio, la minaccia di armi guidate a lungo raggio, una guerra informatica ad ampio raggio contro gli stati europei o violazioni dello spazio aereo”, scrive la commissione – che è stata istituita dal DDPS nel 2023 per fornire spunti riguardo alla politica di sicurezza – citata dal SoBli.
Secondo il gruppo di esperti, i membri delle forze armate dovrebbero inoltre essere obbligati a partecipare a corsi di ripetizione all’estero. “Ciò sarebbe necessario per prendere parte regolarmente a esercitazioni congiunte bilaterali e multilaterali”.
La Nato è inoltre preoccupata che la Svizzera possa firmare il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari. “Soprattutto alla luce delle recenti minacce atomiche della Russia la deterrenza nucleare è più importante che mai”, si legge nel documento citato dal settimanale. “Una firma in questo momento sarebbe un segno di rifiuto della realtà e un allontanamento dalla comunità di sicurezza occidentale”. Nell’ultima valutazione, che risale al 27 marzo, il Consiglio federale ha ritenuto che un’adesione al trattato non sarebbe nell’interesse della Svizzera.
Della commissione in questione fanno fra l’altro parte politici, funzionari, professori, ex diplomatici, storici, filosofi a rappresentanti dell’economia. Il consesso ha iniziato i suoi lavori nel luglio 2023.