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CN: preventivo 2026, un milione in più per parità donna-uomo

Keystone-SDA

Il contributo federale da destinare alle organizzazioni che lottano contro la violenza sulle donne sarà aumentato di un milione di franchi.

(Keystone-ATS) Inizialmente contrario, il Consiglio nazionale ha rivisto oggi la sua posizione, sotto la pressione popolare, nell’ambito del dibattito sul preventivo 2026. Solo l’UDC si è opposta.

I fondi stanziati per le misure relative alla parità tra donne e uomini ammonteranno pertanto complessivamente a 8,17 milioni. Il Governo proponeva 7,17 milioni, prima che gli Stati ritoccassero la somma al rialzo.

Il tema ha fatto parecchio discutere non solo nell’emiciclo, ma anche all’esterno. Basti ricordare che la settimana scorsa, dopo che il Nazionale aveva rifiutato l’aumento, davanti a Palazzo federale si erano riunite centinaia di persone. Contro la decisione è stata inoltre lanciata una petizione, firmata da quasi mezzo milione di persone.

“Dall’inizio del decennio, centinaia di donne sono morte semplicemente perché erano donne”, ha affermato Cedric Wermuth (PS/AG) all’inizio del dibattito, ricordando i 27 femminicidi registrati quest’anno in Svizzera. Quella che stiamo vivendo è un’ondata di terrorismo mascolinista contro le donne della nostra società, ha aggiunto, invitando il governo ad assumersi le proprie responsabilità.

Secondo l’UDC sono invece già stati investiti soldi a sufficienza in questo ambito, tanto che negli ultimi anni il budget dell’Ufficio federale per l’uguaglianza fra donna e uomo non ha fatto altro che crescere. Il partito ritiene inoltre che il problema derivi in gran parte dalla migrazione: “Rimaniamo della nostra opinione, non ci lasciamo intimidire”, ha dichiarato Lars Guggisberg (UDC/BE).

Gli altri partiti si sono schierati con la sinistra, nonostante una leggera riluttanza del Centro. Il Nazionale ha già deciso di aggiungere 1,5 milioni per una campagna di prevenzione contro la violenza sulle donne, ha per esempio ricordato Yvonne Bürgin (Centro/ZH), aggiungendo che il modo migliore per combattere il fenomeno è investire in azioni concrete.

Interpellata sulla destinazione precisa del milione aggiuntivo approvato dal parlamento, la ministra delle finanze Karin Keller-Sutter ha risposto che sarà impiegato in misure mirate: “Non posso dire cosa farà l’Ufficio federale per l’uguaglianza in termini di misure”, ha però aggiunto.

Il plenum ha compiuto un passo avanti rispetto agli Stati anche per quanto riguarda i fondi destinati alle ong. Se in un primo tempo voleva tagliare drasticamente i finanziamenti a queste organizzazioni, alla fine ha accettato di destinare loro 300 milioni.

Il Consiglio degli Stati aveva proposto questo importo, inferiore di poco più di 5 milioni rispetto a quello proposto dal Consiglio federale, quale compromesso. Il CICR, il Programma alimentare mondiale (PAM) e l’UNICEF sono tra le 24 organizzazioni che beneficeranno di questi crediti.

Le due Camere non riescono però ancora a trovare un accordo sulla cooperazione allo sviluppo. Il Nazionale ha inoltre mantenuto il suo sostegno al numero d’emergenza antiveleni Tox Info Suisse.

Il preventivo approvato dal Consiglio nazionale prevede ora un saldo strutturale di 110,423 milioni di franchi. Il dossier torna agli Stati.

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