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CN: seconda opportunità per persone sovraindebitate

Keystone-SDA

Alle persone sovraindebitate deve essere concessa una seconda opportunità di tornare a vivere in modo indipendente.

(Keystone-ATS) Il Consiglio nazionale ha approvato oggi – con 121 voti a 71 e 3 astensioni – un progetto per consentir loro di risollevarsi. L’UDC, con alcuni esponenti di PLR e Centro, si è opposta.

Troppi restano intrappolati per tutta la vita nella spirale dell’indebitamento, ha sottolineato in entrata Jessica Jaccoud (PS/VD), a nome della commissione preparatoria. In Svizzera si contano migliaia di casi di questo tipo, ha da parte sua fatto notare il correlatore Beat Flach (PVL/AG).

Questa situazione può colpire chiunque, ha aggiunto Raphaël Mahaim (Verdi/VD), evocando eventi improvvisi. Patricia von Falkenstein (PLR/BS) ha parlato di colpi del destino, come una malattia, un divorzio o la perdita del lavoro.

Le autorità pagano un doppio prezzo, perdendo gettito fiscale e pagando l’assistenza sociale, ha affermato il consigliere federale Beat Jans. Anche le casse malattia ne escono perdenti. Diversi oratori hanno inoltre sottolineato che, a differenza delle persone giuridiche, le persone fisiche non hanno attualmente la possibilità di ricominciare da capo.

Molte delle persone interessate sono responsabili della loro situazione finanziaria, ha obiettato Barbara Steinemann (UDC/ZH), mentre Philippe Nantermod (PLR/VS) ha ricordato all’emiciclo che i contratti devono essere rispettati e anche chi è indebitato deve farlo.

Il governo proponeva due nuove opzioni. La prima non ha sollevato controversie. Ai debitori che dispongono di un reddito regolare sarà possibile applicare una procedura concordataria semplificata per risolvere una situazione di indebitamento. Gli sarà condonata parte dei debiti a condizione che la maggioranza dei creditori approvi tale procedura e il giudice la consideri adeguata. Il concordato sarà vincolante anche per i creditori non consenzienti.

Le opposizioni si sono manifestate in merito alla seconda proposta dell’esecutivo: una procedura di fallimento risanatorio per chi si trova in una situazione di indebitamento senza speranze e non può concludere un concordato. Per tre anni, il debitore dovrà cedere al creditore tutti i beni di cui dispone e dimostrare di adoperarsi per guadagnare un reddito regolare.

Chi avrà rispettato tali impegni durante l’intera procedura sarà liberato dal resto dei propri debiti. Il Nazionale ha aggiunto che i tribunali potranno ordinare una proroga del termine a quattro anni, a determinate condizioni.

Sono state previste misure per evitare abusi e perdite eccessive da parte dei creditori. Una volta estinto il saldo dei debiti, non sarà più possibile sottoporsi nuovamente alla procedura. Inoltre, se un debitore beneficerà di entrate straordinarie, ad esempio sotto forma di eredità o donazioni, dovrà distribuirle ai creditori.

Sarà infine istituito un sistema di monitoraggio dei debitori. Il plenum ha pure aggiunto che i canoni di locazione del debitore dovranno essere versati direttamente al locatore.

Il dossier va agli Stati.

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