CN: garantire effettivi protezione civile con civilisti

I civilisti potrebbero venir chiamati a svolgere parte del loro servizio nella protezione civile (PC), servizio notoriamente a corto di personale. È quanto prevede un progetto adottato oggi dal Consiglio nazionale per 127 voti a 64. Il dossier ritorna agli Stati.
(Keystone-ATS) Secondo la maggioranza dei gruppi parlamentari, ad eccezione di Verdi e PS che hanno denunciato un attacco al servizio civile, questo progetto è necessario per risolvere la cronica carenza di personale delle organizzazioni di protezione civile. Altrimenti, c’è il rischio che i servizi non vengano più forniti.
Il campo rosso-verde, invece, ha criticato l’impiego obbligatorio di alcuni civilisti nella PC. Qualsiasi impegno di questo tipo deve essere volontario. ma per la maggioranza borghese, è invece ragionevole esigere che le persone con conflitti di coscienza con il servizio militare prestino servizio nella PC.
La consigliera federale Viola Amherd ha difeso il progetto con la necessità di arginare la lenta erosione degli effettivi in seno alla PC denunciando il pericolo che, in caso di catastrofe o emergenze, manchino sufficienti braccia. Invece delle 72 mila persone come obiettivo del governo, all’inizio del 2025 il numero di effettivi ammontava a 57 mila, cifra che potrebbe scendere a 50 mila unità entro il 2030, ha messo in guardia la responsabile del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS).
Stando alla riforma, i cantoni dovranno in primo luogo esaurire tutti i mezzi a loro disposizione per colmare la mancanza di personale prima di poter ricorrere a persone che prestano servizio civile. In caso di mancanza cronica di persone, i civilisti potrebbero venir chiamati a svolgere 80 giorni al massimo nella PC.
In base alle nuove misure, un maggior numero di ex membri dell’esercito dovrebbe poter essere riassegnato alla protezione civile. Dovrà infatti prestare servizio nella PC chi non ha svolto la scuola reclute prima dei 25 anni ed è stato prosciolto dall’esercito e gli ex militari che, dopo la scuola reclute, sono stati dichiarati inabili e avrebbero ancora dovuto svolgere almeno 80 giorni di servizio militare.