CN: esercito, decisione attesa per domani
(Keystone-ATS) Dopo il primo giorno di discussioni sul messaggio dell’esercito, il Consiglio nazionale non è ancora riuscito a trovare una soluzione su come finanziare l’innalzamento del limite di spesa. Creare un fondo ad hoc o compensare le maggiori uscite? Domani la risposta.
Nel suo messaggio, il Consiglio federale ha proposto un limite di spesa di 25,8 miliardi di franchi per il periodo 2025-2028. In giugno, il Consiglio degli Stati ha sostenuto un aumento del tetto di 4 miliardi di franchi a 29,8 miliardi, allo scopo di anticipare dal 2035 al 2030 l’obiettivo di portare la spesa militare all’1% del PIL.
I “senatori” propongono di compensare la metà dell’incremento nella cooperazione internazionale. Il resto dovrebbe essere risparmiato nel Dipartimento della difesa (15%) e in altri settori dell’Amministrazione federale (35%).
Anche il Nazionale, viste le forze in campo, dovrebbe approvare l’aumento del limite di spesa. Non c’è unanimità invece su dove trovare i mezzi finanziari necessari. Diverse, infatti, le proposte sul tavolo.
La Commissione delle finanze della Camera del popolo propone di ridurre la quota spettante ai Cantoni dell’imposta federale diretta, di aumentare l’efficienza dell’Aggruppamento Difesa e di Armasuisse, e di tagliare nella cooperazione internazionale e nelle uscite per il personale federale.
La Commissione della politica di sicurezza (CPS-N) non è invece riuscita a sbrogliare la matassa. A causa di veti incrociati ha respinto il decreto federale al voto d’insieme, il che equivale a una non entrata in materia.
In precedenza, dopo aver esaminato tutta una serie di varianti, la CPS-N aveva approvato, grazie al voto decisivo della sua presidente Priska Seiler Graf (PS/ZH), una proposta volta alla creazione di un fondo di 10 miliardi di franchi, rimborsabile mediante il budget ordinario dell’esercito.
I dibattiti sono stati interrotti alle 19.00. Domani si saprà quali scelte avrà fatto il Consiglio nazionale.