CN: “sì” a documenti digitali alla Biblioteca nazionale

La Biblioteca nazionale svizzera (BN) potrà in futuro collezionare anche documenti in formato elettronico. Dopo il Consiglio degli Stati, la modifica di legge che gli conferisce questo mandato ha superato oggi anche lo scoglio del Consiglio nazionale.
(Keystone-ATS) Il dossier è quindi pronto per le votazioni finali.
Con la modifica della Legge sulla Biblioteca nazionale, parte integrante del Messaggio sulla cultura 2025-2028, il Governo vuole fare in modo che la BN possa procurarsi i documenti liberamente accessibili su internet che hanno un legame con la Svizzera. Il disegno di legge, già adottato dagli Stati in marzo e oggi anche dalla Camera del popolo con 131 voti contro 61, permette alla Biblioteca nazionale anche di ottenere gratuitamente le opere in formato elettronico non direttamente consultabili sul web (ad esempio perché è richiesto un pagamento o è necessario registrarsi).
Lo scorso dicembre, il dossier era stato respinto dal Nazionale con 99 voti contro 86 e una astensione, avendo subito i veti incrociati dell’UDC e del PS. Era poi tornato sui banchi del Consiglio degli Stati, che avevano accolto un compromesso della loro competente commissione.
Esso prevede che le pubblicazioni non liberamente accessibili siano consultabili solo in loco, presso la Biblioteca nazionale. La consultazione online di tali opere sarà consentita agli utenti la cui identità sia stata preliminarmente verificata.
Inoltre, la BN dovrà versare un contributo annuale al fondo per la cultura di una società di gestione dei diritti d’autore. Oggi in Consiglio nazionale ha prevalso la maggioranza a favore di un obbligo (“la Biblioteca nazionale versa annualmente un contributo”). Una minoranza liberale-radicale ha tentato invano di far prevalere una formulazione facoltativa (“la Biblioteca nazionale può versare annualmente un contributo”),
In primavera, Swisscopyright, un’organizzazione che raggruppa cinque società di gestione collettive svizzere, aveva definito “accettabile” la proposta di compromesso della commissione del Consiglio degli Stati. Oggi, anche il Consiglio nazionale vi si è allineato. In dicembre, la Camera del popolo aveva ancora sostenuto che tale proposta del Consiglio federale si spingeva troppo lontano.
Il Messaggio sulla cultura 2025-2028 è quindi pronto per le votazioni finali. Lo scorso settembre, il Parlamento aveva approvato un budget di quasi un miliardo di franchi per la cultura tra il 2025 e il 2028. Il Consiglio degli Stati aveva accettato l’introduzione di un deposito legale digitale presso la Biblioteca nazionale svizzera, come richiesto dal Consiglio federale. Il Consiglio nazionale ha rinviato la discussione su questo aspetto e poi ha posto il veto in dicembre.