Claudio Baglioni: “confermo il ritiro”

Il cantante italiano Claudio Baglioni si prepara a concludere, come aveva annunciato tempo fa, gli ultimi "mille giorni". Senza ripensamenti.
(Keystone-ATS) “Appena ho annunciato che mi sarei fermato, ho pensato che stavo facendo una cazzata. Ma confermo quello che dissi. Penso di aver fatto bene: ho incorniciato tanti progetti che altrimenti sarebbero stati meno identitari. Mille è una cifra simbolica, magari si sfora, ma mi piace aver dato un senso a queste cose”, dice il cantautore, presentando l’uscita della nuova edizione di La Vita è adesso – Il Sogno è sempre, a 40 anni dalla prima pubblicazione e annunciando un Grand Tour, 40 date nell’estate del 2026.
L’artista rivela anche che il disco del 1985 inizialmente doveva intitolarsi Un bar sulla città. “L’avevo immaginato e scritto seduto a un tavolino all’aperto dello Zodiaco accanto all’Osservatorio di Monte Mario. Ogni giorno per due mesi e mezzo con un gelato al cioccolato e doppia panna, una bottiglia d’acqua naturale e un buon caffè. Davanti c’era tutta la città da guardare. Una veduta aerea sul mondo sottostante e un milione di storie, teste, volti, cuori, voci. Intorno qualche coppia di giovani abbracciati si giuravano amore eterno di fronte al panorama. Salivo su dopo pranzo a buttar giù parole nuove per le canzoni di un album da finire in tempo in un tempo che era già finito. Restavo finché il sole non scendeva dietro e se avevo combinato qualcosa di buono mi offrivo un bicchiere di spumante. Fu così che, brindando con me stesso e tutta quella gente lontana e sconosciuta, mi venne da esclamare Evviva la vita! La vita è adesso”.