Città di Zurigo intende prolungare distribuzione legale di cannabis

Il Municipio di Zurigo intende prolungare fino al 2028 il progetto pilota riguardante la distribuzione legale di cannabis. Finora oltre 2300 persone hanno partecipato allo studio "Züri-Can".
(Keystone-ATS) Per la proroga del progetto, che avrebbe dovuto terminare nel mese di ottobre 2026, sono necessari 800’000 franchi, ha indicato in una conferenza stampa la città di Zurigo. Ad oggi i consumatori hanno acquistato circa 750 chili di cannabis nell’ambito di 88’000 vendite.
Il progetto pilota, avviato nel 2023 e denominato “Züri Can – Cannabis mit Verantwortung” (Züri Can – Cannabis con responsabilità), è stato un successo e ha permesso di sottrarre circa 7,5 milioni di franchi al mercato nero, è stato precisato. Al centro dello studio, che è pilotato dalla Clinica psichiatrica universitaria di Zurigo, ci sono la salute e la protezione dei consumatori dai rischi del mercato nero, ha affermato il municipale Andreas Hauri (PVL).
Quest’ultimo non ha nascosto che il consumo di cannabis sia dannoso per la salute. Ma “a Zurigo sono migliaia le persone che ne fanno uso, dobbiamo riconoscere questa realtà e affrontarla di conseguenza”, ha aggiunto Hauri, che è responsabile del dicastero della sanità.
Donne sottorappresentate
Nel luglio 2025 la Confederazione ha approvato un aumento dei partecipanti da 2100 a 3000. La città intende rivolgersi maggiormente ai consumatori occasionali e alle donne, finora sottorappresentati.
Quasi l’80% dei 2’360 partecipanti sono uomini e la fascia d’età compresa tra i 28 e i 32 anni rappresenta il gruppo più numeroso. L’età varia dai 18 agli 80 anni, è stato precisato.
I consumatori possono acquistare la cannabis in 20 punti vendita, tra cui farmacie, il centro di informazione sulle droghe della città di Zurigo e i cosiddetti “social club”. Questi ultimi sono gestiti in modo indipendente da privati. Qui il consumo è possibile in un ambiente sicuro e controllato, ha affermato ancora Hauri. Più della metà dei partecipanti frequenta i “social club” e in misura leggermente inferiore le farmacie.
Molti consumatori abituali
Il 55% dei partecipanti ha dichiarato di aver consumato cannabis quattro volte la settimana o più. Tuttavia, i partecipanti hanno precisato che il loro consumo non è aumentato rispetto al passato. Dal canto suo, la percentuale di consumatori occasionali è ultimamente cresciuta.
Nonostante un consumo relativamente problematico, il 78% dei partecipanti allo studio non presentava “disturbi legati all’uso di cannabis”. Anche il carico psicologico non è superiore a quello della popolazione generale, ha spiegato Marcus Herdener, primario presso la Clinica psichiatrica universitaria di Zurigo.
Tutti i partecipanti vengono sottoposti a una visita medica prima dell’inizio. In questo modo sono state escluse 42 persone, ha aggiunto Herdener. Durante le interviste semestrali vengono effettuati ulteriori accertamenti medici, qualora fosse necessario. Per questo motivo altre 36 persone hanno dovuto interrompere la loro partecipazione al progetto.
Altri Cantoni e Confederazione
Oltre a Zurigo, diverse città (Berna, Bienne BE, Losanna e Lucerna) e Cantoni (Basilea Città, Ginevra e Zurigo) stanno testando da due anni la vendita regolamentata di cannabis. Ma ci sono anche resistenze e reticenze, come in Vallese.
A livello federale, la Svizzera potrebbe legalizzare il consumo di cannabis a fini non medici per gli adulti. La Commissione della sanità del Consiglio nazionale ha sottoposto a consultazione un progetto in tal senso lo scorso agosto.
Il progetto prevede di regolamentare rigorosamente la produzione, la vendita e la pubblicità. Il consumo non dovrebbe essere incoraggiato e le vendite dovrebbero essere esclusivamente senza scopo di lucro e soggette a una tassa incentivante che orienti verso prodotti meno nocivi. La tolleranza zero rimarrebbe in vigore per strada.