Cina condanna sanzioni Gb sulle forniture a esercito russo

La Cina "condanna", "si oppone con forza" e ha presentato "rimostranze formali" contro le ultime sanzioni "unilaterali" adottate ieri dalla Gran Bretagna contro entità e individui di diversi Paesi, tra cui 10 del Dragone.
(Keystone-ATS) Le sanzioni britanniche sono state decise a causa della “fornitura di equipaggiamenti vitali per l’esercito russo”, nell’ambito del pacchetto più grande di misure varate contro Mosca per la sua guerra all’Ucraina.
Un portavoce dell’ambasciata cinese a Londra ha affermato che le sanzioni “non hanno alcuna base nel diritto internazionale” e ledono “i legittimi diritti e interessi delle aziende cinesi”, assicurando l’adozione di azioni “necessarie” di difesa.
Il portavoce, in una nota, ha ribadito che sulla questione ucraina “la posizione della Cina è stata giusta e oggettiva”. Pechino, a tal proposito, “ritiene che il dialogo e la negoziazione siano l’unica via d’uscita praticabile dalla crisi e si è impegnata a promuovere colloqui per la pace”, oltre a esercitare “un rigoroso controllo delle esportazioni di articoli a duplice uso in conformità con le leggi e i regolamenti”.
La Repubblica popolare “non alimenta mai il fuoco o cerca guadagni egoistici”, ma “non accetteremo certamente di essere il capro espiatorio in alcun modo”. Pertanto, l’invito alla parte britannica è di “rettificare i propri illeciti e di revocare le sanzioni contro le aziende cinesi” perché, in caso contrario, “adotteremo le misure necessarie per difendere i loro legittimi diritti e interessi”.