CF: test su animali, “no” a un divieto generalizzato

Un divieto totale di esperimenti sugli animali avrebbe gravi conseguenze per la ricerca, la salute e la formazione in Svizzera.
(Keystone-ATS) Senza sorprese, il Consiglio federale raccomanda al Parlamento di respingere l’iniziativa popolare degli ambienti animalisti, senza opporle alcun controprogetto, né diretto né indiretto.
Seppur contrario al testo, in una nota odierna il Governo ribadisce il suo impegno a favore del benessere degli animali, continuando a sostenere in maniera mirata la sostituzione, la riduzione e il miglioramento della sperimentazione animale secondo il principio delle 3R (Replace, Reduce, Refine).
L’iniziativa
L’11 novembre 2024 il comitato promotore “IG Tierversuchsverbots-Initiative CH” ha depositato l’iniziativa popolare “Sì a un futuro senza esperimenti sugli animali”, con la quale si intende sancire un divieto totale della sperimentazione animale. Sarebbero vietati anche la detenzione, l’allevamento e il commercio di animali a scopo di sperimentazione, ad eccezione soltanto dei provvedimenti da adottare nell’interesse di uno specifico animale.
Il divieto dovrebbe entrare in vigore gradualmente: subito dopo l’accettazione sarebbero proibiti tutti gli esperimenti sugli animali di livello di gravità 3 – quelli più dolorosi – e tutti gli esperimenti sugli animali per la ricerca fondamentale, l’insegnamento e la formazione, mentre tutti gli altri test andrebbero vietati entro sette anni da un eventuale “sì” alle urne.
Sperimentazione fondamentale
Ma per l’esecutivo, l’iniziativa si spinge troppo in là. Un divieto totale della sperimentazione comporterebbe gravi conseguenze per il polo di ricerca e di insegnamento elvetico, oltre che per la salute degli esseri umani e degli animali.
La sperimentazione animale resta indispensabile per lo sviluppo di nuovi farmaci e la ricerca sulle malattie, soprattutto quelle ancora poco studiate o prive di terapie efficaci, come diversi tipi di cancro. Uno stop renderebbe molto più difficile lo sviluppo di nuove cure e comprometterebbe l’accesso dei pazienti a trattamenti innovativi.
Anche nella formazione medica e veterinaria, determinati esperimenti sugli animali sono necessari e numerosi progetti di ricerca attualmente in corso rischierebbero di essere interrotti. Esiste inoltre il rischio che, in caso di divieto, posti di lavoro o interi settori di ricerca vengano trasferiti all’estero.
Test animali, regole severe
Nel suo comunicato, il Governo rammenta che la sperimentazione animale è soggetta a severi requisiti legali in Svizzera e può essere autorizzata solo se non esistono alternative adeguate.
Da inizio febbraio 2025 sono inoltre in vigore ulteriori inasprimenti dell’ordinanza sulla protezione degli animali, i quali riguardano l’allevamento e la detenzione di animali da laboratorio, la trasparenza e rafforzano ulteriormente la protezione degli animali nella ricerca.
Nell’ambito del principio delle 3R, il Consiglio federale s’impegna nella sostituzione, nella riduzione e nel miglioramento della sperimentazione animale. Sostiene la ricerca in tale ambito e l’applicazione del relativo principio.
Per l’esecutivo, promuovere costantemente il benessere degli animali attraverso una regolamentazione rigorosa e l’applicazione del principio delle 3R è una strategia più efficace e mirata rispetto a un divieto.
La scala del dolore
La legislazione sulla protezione degli animali distingue quattro categorie di sofferenza, denominate livelli di gravità (da 0 a 3): gli esperimenti di livello di gravità 0 non compromettono il benessere degli animali e includono, ad esempio, gli studi di osservazione.
Al livello di gravità 1, gli animali sono sottoposti a dolori o lesioni di lieve entità e di breve durata; al livello di gravità 2 gli esperimenti provocano dolori, sofferenze o lesioni di media entità, mentre gli esperimenti di livello 3 causano grave sofferenza.