CF: più semplice distruggere la merce contraffatta

In futuro, sarà più facile scovare e distruggere la merce contraffatta spedita in Svizzera tramite piccoli invii. È quanto propone l'ordinanza relativa alla nuova legge sulla procedura semplificata adottata oggi dal Consiglio federale.
(Keystone-ATS) Le nuovi basi legali entreranno in vigore il prossimo 1° luglio.
Abbigliamento firmato, borse, scarpe e orologi di lusso: sono questi i prodotti contraffatti più di frequente, indica una nota governativa odierna. Nella maggior parte dei casi, tali prodotti vengono ordinati online e giungono in Svizzera per posta o mediante corriere.
Oltre il 90% delle contraffazioni individuate al confine si trova all’interno di piccoli invii contenenti al massimo tre oggetti. L’attuale procedura per la distruzione di tali prodotti è onerosa, poiché richiede che siano informati sia i titolari dei diritti sia gli acquirenti.
Onere ridotto per casi bagatellari
La nuova procedura semplificata per la distruzione di prodotti contraffatti permette ai titolari dei diritti di contrastare il fenomeno della falsificazione in modo più diretto ed efficiente.
In futuro, in caso di piccole spedizioni, essi avranno due possibilità: potranno richiederne la distruzione secondo l’attuale procedura ordinaria oppure, contestualmente alla domanda d’intervento, richiedere l’applicazione della nuova procedura semplificata, viene precisato.
Quest’ultima prevede che sia dapprima informata dell’intercettazione al confine soltanto la persona che ha ordinato la merce. Se questa acconsente, si procede alla distruzione di tali articoli. Se invece si oppone, si informa il titolare dei diritti affinché intraprenda ulteriori misure.
Sgravio delle autorità doganali
Dal 1° luglio, sarà inoltre l’Istituto federale della proprietà intellettuale (IPI) a occuparsi sia della procedura semplificata sia di quella ordinaria in caso di piccoli invii, ossia di pacchi contenenti al massimo tre oggetti per un peso totale massimo di cinque chili.
L’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) consegnerà all’IPI i prodotti contraffatti trattenuti e l’istituto federale si occuperà delle ulteriori fasi della procedura fino alla distruzione della merce. A tal fine, l’IPI ha incaricato un’impresa di logistica. Con questa soluzione, l’UDSC viene sgravato di compiti che non rientrano nelle sue attività fondamentali.
Danni ingenti per via delle violazioni dei diritti
Le violazioni di marchi, brevetti, design e diritti d’autore causano danni ingenti: da perdite in termini di utili, a quelle in termini di imposte e di contributi sociali per lo Stato, fino a rischi per la salute dei consumatori. Il boom del commercio online ha acuito ulteriormente il problema.
I titolari dei diritti possono quindi presentare una domanda d’intervento all’UDSC affinché sia possibile, già al momento dell’importazione, individuare e distruggere i prodotti contraffatti o, laddove necessario, intraprendere altre misure di natura giuridica, viene ancora sottolineato.