CF: agevolare costruzione alloggi adeguando regole ISOS

Per rispondere alla crescente domanda di alloggi e alle sfide della transizione energetica, il Consiglio federale intende semplificare e accelerare l'esame di numerosi progetti di pianificazione e costruzione, adeguando le regole ISOS.
(Keystone-ATS) L’esecutivo ha incaricato l’Amministrazione federale di attuare una serie di misure volte a migliorare l’applicazione dell’Inventario federale degli insediamenti svizzeri da proteggere d’importanza nazionale (ISOS), ha indicato in una conferenza stampa a Berna la consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider, secondo la quale “si tratta di un passo importante”.
Le misure sono state definite nel corso di una tavola rotonda condotta dall’Ufficio federale della cultura (UFC), alla quale hanno partecipato la Confederazione, i Cantoni, le Città e i Comuni, il settore privato e la società civile.
Risposta a problemi pratici
L’obiettivo? Accelerare la costruzione di alloggi e le relative procedure a livello cantonale e comunale, senza limitare in modo sproporzionato la protezione degli insediamenti. Con questo intervento il Consiglio federale vuole offrire una risposta ai problemi pratici che comporta l’applicazione delle prescrizioni ISOS in materia di protezione, ha dichiarato la ministra giurassiana.
Il nuovo quadro normativo prevede che la cosiddetta applicazione diretta dell’ISOS sia limitata ai casi che hanno un impatto immediato sull’insediamento. Questo porterà a una riduzione sensibile delle procedure che richiedono una ponderazione degli interessi qualificata, e permetterà di semplificare in modo significativo molti progetti di costruzione, accorciandone i tempi. Sarà inoltre precisato il margine di discrezionalità di Cantoni e Comuni nell’applicazione dell’ISOS, i cui obiettivi di conservazione dovranno essere formulati in modo più aperto, ha precisato ancora Baume-Schneider.
Impianti fotovoltaici su nuovi edifici
Un’ulteriore modifica riguarda l’applicazione dell’ISOS nel caso di progetti edilizi che prevedono l’installazione di impianti fotovoltaici. In questo caso la sua attuazione diretta sarà limitata alle autorizzazioni per l’installazione su edifici esistenti, mentre i nuovi edifici ne saranno esclusi, rispondendo così a una richiesta del Parlamento, ha sottolineato la ministra giurassiana.
Di fronte al sempre maggior fabbisogno di alloggi e nell’ottica della transizione energetica, queste nuove misure sono destinate a snellire le procedure di pianificazione e autorizzazione a livello comunale e cantonale, rafforzando nel contempo la sicurezza della pianificazione e la certezza del diritto. Secondo l’esecutivo, questi provvedimenti soddisfano inoltre le principali richieste formulate in diversi interventi parlamentari.
Tener conto dell’ISOS, ma…
L’ISOS elenca città e villaggi svizzeri di particolare valore storico, urbanistico e architettonico, ne sottolinea l’attrattiva e le peculiarità, e contribuisce in modo significativo a far sì che lo sviluppo centripeto degli insediamenti (“densificazione”) risponda a criteri di elevata qualità. Secondo i dati dell’UFC, l’ISOS contiene circa 1200 insediamenti valutati degni di protezione in tutto il Paese.
I Cantoni e i Comuni devono tener conto dell’inventario, ma possono anche derogare da esso nel contesto di una ponderazione degli interessi. Tuttavia, devono applicare direttamente l’ISOS se un progetto di pianificazione o costruzione comporta un compito federale: questo accade, ad esempio, nei nuovi azzonamenti, nella realizzazione di opere di protezione o se un progetto di costruzione incide sulla protezione delle acque. In caso di applicazione diretta dell’ISOS le procedure di autorizzazione sono più complesse e più lunghe, ha ancora precisato Baume-Schneider.
Tavola rotonda
Come detto, le misure decise oggi dal Consiglio federale sono state definite, con un ampio consenso, nel corso di una tavola rotonda organizzata dal Dipartimento federale dell’interno (DFI), alla quale hanno partecipato il gruppo di lavoro interdipartimentale guidato dall’UFC, vari rappresentanti di Cantoni, Città e Comuni, esponenti della società civile e dell’economia. I risultati delle discussioni sono stati presentati in un rapporto.
Secondo Baume-Schneider, il nuovo quadro normativo può essere applicato in tempi rapidi: in base al mandato del Consiglio federale i necessari adeguamenti avverranno entro l’autunno del 2026. L’incarico di attuare queste misure spetterà al DFI, al Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) e al Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR). Parallelamente saranno rafforzati i processi e le procedure per la corretta applicazione dell’inventario, ha concluso la consigliera federale.