CF: no a vignetta autostradale per utilizzo treni navetta
Il Consiglio federale è contrario all'estensione della validità della vignetta autostradale all'utilizzo dei treni navetta, ad esempio sulle linee della Vereina (GR) e del Lötscberg (BE/VS). Sempre nell'ambito di una possibile modifica della Legge sul contrassegno stradale (LUSN) si oppone pure a un raddoppio del suo costo, da 40 a 80 franchi.
(Keystone-ATS) Il consigliere nazionale Philipp Mattias Bregy (Centro/VS), in una mozione depositata lo scorso mese di giugno, ha proposto che la vignetta autostradale dia diritto al trasporto dell’auto sui treni al Lötschberg, al Sempione (VS/I), alla Vereina e al Furka (UR/VS). Il governo raccomanda al parlamento di bocciarla perché teme che ciò comporti un incremento della frequenza di utilizzo, con conseguente aumento del traffico e costi più elevati.
Ad oggi due viaggi su treni navetta costano quasi come l’utilizzo di tutte le strade nazionali per un anno. Questi elevati “pedaggi”, che riguardano in particolare regioni strutturalmente svantaggiate come l’Oberland bernese, i Grigioni o il Vallese, sono decisamente sproporzionati rispetto al prezzo del contrassegno autostradale. Per questo motivo occorre fare in modo che la vignetta consenta anche l’utilizzo dei treni navetta, scrive nella motivazione al suo atto parlamentare il presidente del Centro.
Nella sua presa di posizione, pubblicata ieri, il Consiglio federale ricorda i contributi federali già versati per questi servizi. Se i treni navetta fossero inclusi nel prezzo della vignetta, i mancati ricavi delle ferrovie, pari attualmente a 60 milioni di franchi all’anno circa, dovrebbero essere compensati dal Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (FOSTRA). Con l’aumento dell’affluenza aumenterebbero i congestionamenti alle stazioni di carico e sui percorsi di accesso, aggravati anche dall’impossibilità di modulare i prezzi in funzione della domanda, come avviene attualmente, avverte il governo.
Il Consiglio federale respinge anche la mozione del consigliere nazionale Martin Candinas (Centro/GR), pure depositata in giugno, di raddoppiare il prezzo della vignetta autostradale da 40 a 80 franchi e di adeguare successivamente tale costo all’inflazione. L’aumento colpirebbe in primo luogo gli automobilisti svizzeri, scrive il governo in una presa di posizione, pure di ieri.
Nel 2013 gli elettori hanno respinto alle urne un aumento del prezzo a 100 franchi, fa notare l’esecutivo. La riduzione una tantum del supplemento fiscale sugli oli minerali, proposta dal deputato della Surselva, non è una soluzione. La Confederazione non è in grado di assicurare che un calo dell’importo di tale supplemento sarebbe applicato sul prezzo finale pagato alla pompa, in quanto quest’ultimo è stabilito da operatori privati.