CF: calabrone asiatico, nuove misure di lotta contro proliferazione

Per contrastare più efficacemente la diffusione del calabrone asiatico in Svizzera, dal primo ottobre sarà autorizzato l'uso di prodotti biocidi nei boschi.
(Keystone-ATS) Il Consiglio federale ha adottato oggi le necessarie modifiche dell’ordinanza sulla riduzione dei rischi inerenti ai prodotti chimici, adempiendo così un mandato del Parlamento
Il calabrone asiatico è una specie esotica invasiva che si nutre sia di api da miele che di api selvatiche. Nelle colonie di calabroni asiatici, le regine costruiscono i nidi primari in primavera, spesso nelle aree urbane. In queste aree è già permesso l’uso di prodotti biocidi, che sono invece vietati nei boschi, indica una nota governativa odierna.
L’obiettivo delle modifiche dell’ordinanza è quello di eliminare i nidi secondari nel bosco già a partire da quest’autunno e di rallentare così la diffusione di questo insetto nell’anno successivo.
I nidi secondari dei calabroni asiatici, che sono più grandi e possono ospitare migliaia di individui, si trovano infatti principalmente sulle cime degli alberi nei boschi. Per questo motivo, secondo l’esecutivo, i Cantoni devono poter già quest’anno autorizzare l’uso eccezionale di biocidi nei boschi.
Per poter autorizzare simili prodotti, questi insetti devono rappresentare un pericolo significativo per la salute dell’uomo o del bestiame o per l’ambiente. I prodotti scelti devono causare il minor inquinamento possibile. Inoltre, per questo scopo possono essere utilizzati solo biocidi omologati, viene ancora precisato.
Originario dell’Asia, il calabrone asiatico è una specie in grado di riprodursi molto rapidamente. L’insetto è stato segnalato in Svizzera nel 2017 proveniente dalla Francia. Nel 2023 si è diffuso rapidamente lungo l’Arco giurassiano e nella Svizzera romanda. Il Ticino è per ora risparmiato.
I due cantoni di Basilea hanno annunciato di aver individuato e distrutto 57 nidi nel 2024. All’inizio di marzo di quest’anno, il Vallese ha intensificato la lotta contro il calabrone asiatico installando trappole nei distretti di Monthey e St-Maurice. Dal canto suo, Vaud ha fatto intervenire uno specialista per limitare la proliferazione dell’insetto, con la conseguente distruzione di circa 80 nidi nella seconda metà del 2024.