CF: accordo di libero scambio con l’India in vigore dal 1° ottobre

L'accordo di libero scambio tra i Paesi dell'AELS (Associazione europea di libero scambio, di cui fa parte la Svizzera) e l'India entrerà in vigore il prossimo 1° ottobre.
(Keystone-ATS) Oggi il Consiglio federale ha deciso le necessarie modifiche normative per attuare le concessioni doganali concordate in tale intesa.
L’Accordo di partenariato commerciale ed economico (TEPA), così viene definita l’intesa, tra gli Stati dell’AELS (Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera) e l’India aumenta la certezza del diritto e la pianificabilità degli scambi economici bilaterali. Migliora, inoltre, l’accesso dei beni e servizi elvetici al mercato indiano, indica una nota governativa odierna.
In particolare, New Delhi garantisce a Berna un migliore accesso al suo mercato per il 94,7% delle attuali esportazioni (2018-2023, escluso l’oro). Tra queste figurano prodotti farmaceutici, macchinari, strumenti ottici, orologi e prodotti agricoli trasformati. Una volta scaduti i periodi transitori, tali concessioni consentiranno di realizzare ogni anno un risparmio sui dazi fino a circa 167 milioni di franchi (in base agli scambi commerciali attuali), viene precisato.
Anche sviluppo sostenibile
Per la prima volta l’India assumerà impegni giuridicamente vincolanti in materia di commercio e sviluppo sostenibile in un accordo di libero scambio (ALS). Quest’ultimo contiene infatti una disposizione in cui le Parti riconfermano i propri diritti e obblighi derivanti da altri trattati internazionali, tra cui intese in materia di commercio, ambiente, affari sociali e diritti umani. Ciò dovrebbe garantire che non siano violate né la legislazione sull’ambiente e il lavoro degli Stati firmatari né il diritto ambientale e sociale internazionale, viene ancora sottolineato.
L’ALS contiene inoltre un capitolo sulla promozione degli investimenti e sulla cooperazione. Per la prima volta in un Accordo di libero scambio gli Stati dell’AELS si impegnano a realizzare diverse attività di promozione con l’obiettivo di aumentare gli investimenti in India e creare così nuovi posti di lavoro. New Delhi, dal canto suo, si impegna a garantire un clima favorevole agli investimenti.
Diversificazione mercati sbocco
Proprio in tempi di grandi incertezze in materia di politica commerciale (vedi imposizione di dazi doganali del 39% da parte degli Usa ndr), gli accordi di libero scambio sono uno strumento essenziale per consentire all’export svizzero di accedere a nuovi mercati di sbocco e di diversificarsi. Stando all’esecutivo, questo giova alla piazza economica elvetica e alla sua capacità di generare valore aggiunto e di creare e mantenere posti di lavoro.
Con questo ALS – firmato il 10 marzo 2024 per la Svizzera dal ministro dell’economia Guy Parmelin dopo oltre 16 anni di negoziati e approvato dalle Camere federali il 21 marzo 2025 – la Confederazione porta avanti la strategia di politica economica estera definita dal Consiglio federale.