CF: votazioni 22 settembre; alle urne LPP e biodiversità
(Keystone-ATS) Il prossimo 22 settembre il popolo svizzero sarà chiamato ad esprimersi sulla biodiversità e sul secondo pilastro. Lo ha stabilito il Consiglio federale in occasione della sua seduta odierna.
Sono dunque due gli oggetti sottoposti alle votazioni federali il prossimo autunno. Si tratta dell’iniziativa popolare “Per il futuro della nostra natura e del nostro paesaggio (Iniziativa biodiversità)”, depositata nel 2020, e della modifica della legge federale sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità (LPP), ovvero la Riforma della previdenza professionale.
L’iniziativa popolare chiede una maggiore quantità di superfici e di finanziamenti a favore della natura e intende fissare la tutela del paesaggio e dei beni culturali nella Costituzione federale. Tra i promotori figurano Patrimonio svizzero, Pro Natura, BirdLife Svizzera e Fondazione svizzera per la tutela del paesaggio.
Il referendum contro la riforma del 2° pilastro (LPP21) invece è stato lanciato a marzo dell’anno scorso dalla sinistra e dai sindacati raccogliendo 140 mila firme, quasi il triplo di quelle necessarie (50 mila) e risponde alla revisione, adottata dal Parlamento, la quale prevede una diminuzione del tasso di conversione, dal 6,8% al 6%, che – secondo i sostenitori – è necessaria a causa dell’aumento dell’aspettativa di vita. Il capitale accumulato da un pensionato durante la sua attività professionale si tradurrà quindi in una pensione più esigua.
Dal canto loro, i promotori del referendum deplorano il fatto che, dopo l’aumento dell’età pensionabile, le donne saranno nuovamente penalizzate. La maggioranza di esse subirà un calo delle rendite. Sinistra e sindacati ricordano che durante la campagna di votazione sul progetto AVS21 i partiti borghesi avevano promesso di affrontare il problema delle rendite troppo basse, in particolare quelle delle donne.