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CF: telelavoro e frontalieri, da gennaio nuova legge

Keystone-SDA

(Keystone-ATS) Dal prossimo primo gennaio entra in vigore la nuova legge che consente di imporre i lavoratori frontalieri anche quando prestano telelavoro dall’estero. Lo ha deciso oggi il Consiglio federale.

La normativa si è resa necessaria a causa della diffusione di tale pratica, spinta in particolare dalla pandemia, e vuole impedire l’erosione delle entrate fiscali spettanti alla Confederazione. Le convenzioni per evitare le doppie imposizioni prevedono infatti che l’attività lavorativa dipendente venga tassata nello Stato in cui si è svolta fisicamente.

Per risolvere il problema la Svizzera ha negoziato accordi con l’Italia e la Francia, due degli Stati confinanti che contano il maggior numero di frontalieri. Grazie a queste intese il telelavoro di un frontaliere può continuare a essere imposto in Svizzera fino a un certo limite (in Italia fino al 25% del tempo di lavoro annuale, in Francia fino al 40%).

Sempre il 1° gennaio 2025 – precisa il Governo in una nota – entreranno in vigore anche le disposizioni d’esecuzione contenute nell’ordinanza del Dipartimento federale delle finanze (DFF) sull’imposta alla fonte, che assicurano la certezza del diritto nel caso in cui il rapporto d’impiego tra il datore di lavoro svizzero e il lavoratore domiciliato in Francia dovesse terminare prima del 31 dicembre.

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