CF: proposto obbligo di servizio anche per le donne

Le donne potrebbero in futuro essere costrette a prestare servizio militare o nella protezione civile. È quanto prevede una delle due varianti sull'evoluzione dell'obbligo di servizio presentate oggi dal Consiglio federale.
(Keystone-ATS) L’altra prevede la fusione tra protezione e servizio civile. In entrambi i casi le donne saranno chiamate a partecipare a una giornata informativa obbligatoria.
La prima variante è denominata “Obbligo di prestare servizio di sicurezza”. Quest’ultima, come oggi, riguarderà soltanto gli uomini svizzeri, che dovranno prestare servizio nell’esercito o nella protezione contro le catastrofi, una nuova organizzazione di competenza dei Cantoni che riunirà la protezione e il servizio civile, ha spiegato la consigliera federale Viola Amherd in una conferenza stampa.
Nella seconda variante, chiamata “Obbligo di prestare servizio orientato al fabbisogno”, il servizio civile sarà mantenuto. Qui la principale novità riguarda l’obbligo che sarà esteso anche alle donne svizzere. Come suggerisce la sua denominazione, al reclutamento verrà incorporato solo il numero di cittadini necessario per l’apporto di personale in seno all’esercito e alla protezione civile, ha precisato Amherd, poco prima di annunciare le sue dimissioni.
Come spiegato da quest’ultima, entrambe le varianti sono adatte a risolvere a lungo termine i problemi degli effettivi dell’esercito e della protezione civile. Il Dipartimento della difesa e della protezione della popolazione (DDPS) dovrà ora elaborare entro la fine del 2027 una proposta sull’ulteriore modo di procedere.
Per quel che concerne l’introduzione della giornata informativa obbligatoria per le donne, il DDPS è stato incaricato di presentare entro la fine del 2025 un progetto da porre in consultazione. Per essere introdotta sarà necessario modificare la Costituzione, ha detto la ministra della difesa (sarà dunque necessaria una doppia maggioranza, ndr.).