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CF: gas, in consultazione accordo con Germania e Italia

(Keystone-ATS) Svizzera, Germania e Italia si impegnano ad aiutarsi reciprocamente in caso di emergenza sul fronte dell’approvvigionamento di gas.

Il Consiglio federale ha avviato oggi la consultazione sull’accordo di solidarietà, che contiene due crediti di impegno per un totale di 1,3 miliardi di franchi. Per la ratifica serve il via libera del Parlamento.

Anche se attualmente non ci sono carenze di gas, l’Esecutivo preferisce essere previdente e fare in modo che, in caso di penuria, l’approvvigionamento venga assicurato in Svizzera alle economie domestiche, agli ospedali o i servizi di emergenza, ossia quelli che vengono definiti “clienti protetti”, precisa una nota governativa odierna.

Lo scorso marzo, il ministro dell’energia Albert Rösti ha pertanto firmato un accordo tripartito con Berlino e Roma, dopo tre anni di discussioni. L’intesa consente alla Svizzera di chiedere la solidarietà di Germania e Italia, una volta che sono state adottate tutte le misure nazionali possibili, e viceversa. I tre Stati garantiscono inoltre di non limitare le capacità di trasporto esistenti nelle loro reti. Per la Confederazione l’attuazione compete all’Ufficio federale per l’approvvigionamento economico del Paese (UFAE).

1,3 miliardi

Se viene richiesta la solidarietà di uno Stato, l’industria del Paese interessato può inizialmente offrire forniture di gas su base volontaria. Se ciò non è sufficiente a rifornire i “clienti protetti”, le autorità possono ordinare cosiddette “misure sovrane”. In pratica, il Governo ordinerebbe una riduzione dei consumi dei clienti non protetti in cambio di un indennizzo.

Affinché si possa effettivamente avere accesso alle prestazioni di solidarietà in situazione di emergenza sono stati predisposti due crediti d’impegno: il primo, pari a 300 milioni di franchi, serve a finanziare una garanzia statale. La Confederazione potrebbe utilizzarla per garantire l’acquisto di gas nell’ambito di misure volontarie di solidarietà.

Il secondo credito, pari a 1 miliardo di franchi, è destinato a coprire l’indennizzo che la Confederazione dovrà versare in caso di misure sovrane a favore della Svizzera da parte delle autorità tedesche e italiane, precisa ancora la nota.

La consultazione durerà fino al 17 giugno. L’accordo e i crediti d’impegno dovrebbero essere presentati al Parlamento entro la sessione autunnale. Per la sicurezza dell’approvvigionamento di gas è importante che possa entrare in vigore il più rapidamente possibile, conclude la nota. L’accordo richiede anche il via libera della Commissione europea.

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