CF: Amministrazione federale, numero di italofoni stabile

Il numero di italofoni in seno all'Amministrazione federale è rimasto stabile lo scorso anno rispetto al 2023. È quanto emerge dal rapporto sulla gestione del personale adottato oggi dal Governo.
(Keystone-ATS) Il tasso, del 7%, raggiunge i valori di riferimento, fissati tra il 6,5 e l’8,5%.
I tedescofoni sono in leggero calo, al 69,2% (contro 69,3% del 2023). In lieve aumento i francofoni, al 23,4% (23,2%), mentre i romanci sono rimasti stabili allo 0,5%. Questi ultimi si situano sempre al limite inferiore della forchetta di riferimento, fissata tra lo 0,5% e l’1,0%.
Da segnalare come la quota di italofoni sia più forte nella Cancelleria federale (per via della presenza dei servizi linguistici centrali) e in seno al Dipartimento delle finanze (quota influenzata dall’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini).
La quota delle donne non ha invece ancora raggiunto i valori di riferimento (46-50%). Nel 2024 è calata leggermente al 44,7% del totale (44,9% nel 2023). Tale flessione è da ricondurre a un cambiamento statistico: a seguito di una riorganizzazione, circa 300 persone, di cui il 90% di sesso maschile, sono state trasferite dal Dipartimento della difesa (DDPS) a quello delle finanze (DFF), si legge nel rapporto.
Dal canto loro, gli uomini sono aumentati al 55,3% (55,1% nel 2023). Da notare che nel computo non viene integrato il settore Difesa, dato che la Costituzione prescrive l’obbligo militare ai cittadini di sesso maschile.
A livello di dipartimenti, quello con meno donne continua a essere il DDPS, a quota 38,1%, seguito dal DFF, al 38,5%, e dal DATEC, al 40,3%. Le donne sono in maggioranza all’Interno (DFI), con il 55,2% del totale, e negli affari esteri (DFAE), al 52,3%.
Per quanto riguarda i salari, nel 2024 lo stipendio lordo medio nell’Amministrazione federale raggiungeva i 131’170 franchi.