CF: agevolare ottenimento prove elettroniche in inchieste penali

Nel caso di inchieste penali internazionali, le autorità inquirenti svizzere ed estere devono poter ottenere più facilmente e rapidamente le prove elettroniche.
(Keystone-ATS) Il Consiglio federale ha incaricato oggi il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) di valutare la creazione di una pertinente base legale e di vagliare la possibilità di collaborare più strettamente con l’UE in questo settore, al fine di rafforzare la lotta alla criminalità.
Le prove elettroniche (“e-evidence”) sono dati digitali – come e-mail, messaggi testuali o dati sul traffico – rilevanti a fini investigativi. Spesso forniscono indizi fondamentali alle autorità inquirenti, risultando importanti se non addirittura decisive per fare luce su un reato e perseguire i colpevoli in circa l’80% dei casi, indica una nota governativa odierna.
Tuttavia, le prove elettroniche spesso si trovano su server all’estero e le autorità inquirenti elvetiche non possono accedervi direttamente. Questi dati sono inoltre effimeri e di rado vengono conservati fisicamente in modo permanente, il che complica il loro ottenimento.
È quindi fondamentale poter mettere al sicuro tali dati il più rapidamente possibile, sia in Svizzera sia all’estero. A differenza dell’Unione europea, che ha già legiferato in materia adottando il cosiddetto “pacchetto e-evidence”, la Confederazione ha finora rinunciato a rivedere le pertinenti basi legali. L’esecutivo intende pertanto cambiare la situazione.
Protezione dati e garanzia diritti procedurali
Per agevolare l’ottenimento di prove elettroniche e quindi rafforzare ulteriormente la cooperazione in materia tra la Svizzera e i Paesi dell’UE, il Governo ha incaricato oggi il DFGP di avviare colloqui esplorativi con Bruxelles e di valutare la creazione delle necessarie basi legali, il tutto tenendo conto sia dei requisiti svizzeri in materia di protezione dei dati sia dei diritti procedurali degli interessati.
Secondo l’esecutivo, il fatto di poter contare su un perseguimento penale transfrontaliero efficace è nell’interesse sia della Svizzera sia dell’UE e rappresenta un passo importante nella lotta internazionale contro la criminalità.
Certezza diritto per fornitori servizi digitali
Con le nuove basi legali, il Consiglio federale intende rafforzare anche la certezza del diritto per i fornitori di servizi digitali, ponendo rimedio a un quadro normativo che risulta insoddisfacente in particolare per i servizi di accesso a Internet, come Swisscom o Sunrise, e quelli di comunicazione, come Proton Mail.
In determinate circostanze, i fornitori di servizi digitali possono essere obbligati da parte delle autorità inquirenti estere a consegnare i loro dati, correndo il rischio di violare, a seconda del caso, il diritto svizzero vigente. Il Consiglio federale ritiene dunque importante agevolare lo scambio di prove elettroniche nel rispetto dello Stato di diritto, nonché evitare conflitti di leggi, viene ancora precisato.