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CEDU condanna Russia, “gravi violazioni diritti in Ucraina”

Keystone-SDA

La Russia è responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Ucraina dal maggio 2014. Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU).

(Keystone-ATS) La CEDU ha spiegato che la sentenza sui ricorsi introdotti ripetutamente dall’Ucraina contro la Russia prima per le sue azioni nell’est del paese e dopo l’invasione cominciata il 24 febbraio 2024, copre i fatti fino al 16 settembre del 2022, data in cui la Russia ha cessato di essere sottoposta alla giurisdizione della Corte di Strasburgo.

“Nel complesso, la vasta mole di prove presentate alla Corte ha presentato un quadro di pratiche interconnesse di condotta palesemente illegale da parte di agenti dello Stato russo – forze armate russe e altre autorità, amministrazioni occupanti e gruppi ed entità armate separatiste – su una scala massiccia in tutta l’Ucraina”, afferma la CEDU.

I togati di Strasburgo indicano che tra le pratiche adottate dalla Russia ci sono stati “attacchi militari indiscriminati e sproporzionati e attacchi diretti contro aree residenziali e infrastrutture civili che hanno causato morti, feriti, sofferenze e danni diffusi a proprietà e abitazioni, esecuzioni sommarie di civili e di personale militare ucraino non più in grado di combattere, l’uso dello stupro come arma di guerra”.

La Russia deve assicurare il ritorno dei bambini ucraini che ha trasferito sul suo territorio, pratica – che le prove dimostrano oltre ogni ragionevole dubbio – essere stata adottata tra il 2014 e il 2022, afferma ancora la corte di Strasburgo, la quale specifica che “i trasferimenti dei bambini non possono essere qualificati come evacuazioni legittime ai sensi del diritto internazionale umanitario”, e che “ci sono prove di maltrattamento di alcuni bambini dopo il loro trasferimento”.

Dal 24 febbraio 2022 è divenuto chiaro che l’intento della Russia è sempre stato quello di distruggere lo Stato dell’Ucraina, ha dichiarato il presidente della CEDU durante la lettura della sentenza. Se prima del 2022 Mosca ha agito in modo segreto, dal febbraio di quell’anno è divenuto chiaro quale fosse l’intento delle sue azioni, ha detto.

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