Casse pensioni: in maggio rendimento positivo
Maggio positivo per le casse pensioni svizzere, che tornano su una traiettoria di crescita dopo due mesi negativi: stando a un'analisi periodica di UBS il rendimento medio, al netto delle spese, si è attestato all'1,7%.
(Keystone-ATS) Per quanto riguarda le singole classi di investimento, sul risultato hanno influito in particolare le azioni svizzere (+2,6%) ed estere (+5,4%), nonché – in misura minore – le obbligazioni svizzere (+0,4%), mentre quelle estere (-0,1%) hanno mostrato un andamento lievemente sfavorevole, emerge dalle tabelle pubblicate oggi dall’istituto. È pure avanzato il comparto degli immobili (+0,2% gli investimenti diretti, +0,5% quelli indiretti). Nel periodo in rassegna l’istituto di previdenza più ispirato ha conseguito un rendimento del 3,2%, quello meno accorto (o fortunato) dello 0,4%.
Se si prende come riferimento il periodo intercorso dal 2006 – l’anno in cui UBS ha cominciato a fare i calcoli in questo campo – la performance media annua delle casse pensioni è stata del 3,4%. Nel 2024 il rendimento si è attestato al +7,7% e nel 2023 al 5,0%, dopo un 2022 da dimenticare (-9,6%).
“I mercati finanziari si sono ripresi in modo significativo in maggio, ponendo fine a una striscia di tre mesi di perdite che aveva raggiunto il picco negativo in aprile”, commentano gli esperti di UBS. L’evoluzione è stata favorita dall’attenuazione dei timori di un’escalation della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. Nel complesso, le azioni globali, in particolare quelle americane, hanno registrato forti aumenti di corso, mentre i mercati obbligazionari sono stati caratterizzati da un’accresciuta volatilità, spinta da un rinnovato ottimismo commerciale e da una nuova attenzione al deficit di bilancio degli Usa.
In prospettiva gli investitori dovrebbero continuare a prepararsi a un aumento della volatilità sui mercati finanziari, data la perdurante incertezza sulla politica commerciale di Washington, mette in guardia UBS. Dopo la forte ripresa di maggio l’istituto vede solo un limitato potenziale di rialzo per le azioni nel breve termine: la banca si aspetta però che la crescita strutturale degli utili, un contesto politico più stabile e il calo dei tassi d’interesse americani forniscano nuovo slancio nel 2026. “Le obbligazioni governative e societarie di alta qualità continuano a offrire un profilo di rischio/rendimento interessante, mentre l’oro rimarrà probabilmente un importante differenziatore di portafoglio dopo i recenti guadagni di prezzo e il possibile consolidamento”, concludono gli specialisti della società guidata da Sergio Ermotti.