Cassa malati: addio al modello standard, ormai ce l’ha solo il 24%
(Keystone-ATS) Solo uno uno svizzero su quattro (24%) è oggi assicurato secondo il modello standard della cassa malati nel comparto di base.
La quota è scesa in modo significativo rispetto al 30% del 2023, sottolinea Comparis in un comunicato odierno, che sul tema ha promosso un sondaggio.
La società di confronti internet mette in relazione il dato con “la seconda stangata sui premi consecutiva”. Quest’anno infatti i premi dell’assicurazione di base hanno subito un’impennata e sono cresciuti in media dell’8,7%, un rincaro superiore al 6,6% registrato nei dodici mesi precedenti.
Stando al rilevamento demoscopico che ha visto coinvolte in aprile oltre 1000 persone c’è stato un forte aumento della domanda per i modelli del medico di famiglia e HMO, scelti dal 53%, contro il 47% del 2023. La percentuale di assicurati Telmed è rimasta praticamente stabile al 18% e pure la quota di persone che ha optato per un modello diverso (di solito nuovo) è restata invariata al 4%.
“I forti aumenti dei premi spingono anche un numero maggiore di assicurati che non vogliono cambiare cassa malati a risparmiare con un modello assicurativo alternativo”, afferma Felix Schneuwly, esperto di Comparis, citato nel comunicato. “In caso di malattia l’assistenza non è peggiore, perché le minori opzioni a disposizione vengono compensate con una migliore efficienza e qualità delle prestazioni mediche assicurate”.
Comparis ha condotto anche un rilevamento presso i 14 più grandi assicuratori per sapere come si è sviluppato il loro portafogli clienti. È emerso che nel 2024 il numero di persone che ha cambiato cassa malati è diminuito rispetto al 2023, quando KPT aveva registrato un aumento record di 195’100 clienti: quest’anno la tendenza si è invertita e la società bernese ha subito una perdita di 6500 assicurati.
Nel 2024 ad aver acquisito più clienti è stata Concordia, impresa con sede a Lucerna: il portafoglio è cresciuto di 70’800 assicurati (+11,3%). Al secondo posto si trova Groupe Mutuel, che ha visto arrivare 63’000 nuovi clienti; terza è la zurighese Sanitas (+40’000).
Assura, con sede a Pully (VD), ha subito una massiccia perdita: 115’000 persone in meno. Dall’inizio del 2019 l’ex cassa malati a basso costo ha visto partire 320’000 assicurati di base, una contrazione del 31,5%. “Se si è persa la clientela che presta attenzione solo ai premi bassi e non si vuole spendere troppo per acquisire nuovi clienti, l’unica opzione è investire nella fidelizzazione migliorando la qualità del servizio”, commenta a questo proposito Schneuwly.