Caso Sperisen: ex presidente Guatemala attacca giustizia ginevrina
(Keystone-ATS) L’ex presidente del Guatemala, Alejandro Giammattei, e il suo ex ministro dell’Interno, Carlos Vielmann, hanno presentato una denuncia penale contro il procuratore ginevrino Yves Bertossa. Sostengono di essere vittime di diffamazione e calunnia nel caso Sperisen.
“Nel procedimento penale in corso contro Erwin Sperisen, il procuratore responsabile li descrive ripetutamente come membri di un’organizzazione criminale, nonostante siano stati assolti da diversi tribunali, anche in Europa. In questo modo, il procuratore lede deliberatamente l’onore del presidente Giammattei e del ministro Vielmann”, ha scritto l’avvocato dei querelanti, Dominic Nellen, in una lettera trasmessa oggi ai media.
Sempre secondo il documento, i querelanti “non sono più disposti ad accettare questo attacco alla loro reputazione e chiedono che il procuratore sia chiamato a rispondere e sanzionato”.
Quarto processo
La denuncia penale è stata presentata il 29 agosto, ovvero pochi giorni prima dell’inizio del quarto processo nei confronti dell’ex comandante della polizia del Guatemala Erwin Sperisen, previsto per domani in un tribunale di Ginevra.
Il cittadino svizzero-guatemalteco, le cui precedenti condanne sono state annullate, deve rispondere ancora una volta di concorso in omicidio. È accusato di aver partecipato all’uccisione di sette prigionieri nel 2006, quando le forze dell’ordine hanno fatto irruzione in un carcere guatemalteco per sedare una rivolta. Secondo il ministero pubblico ginevrino, i prigionieri sono stati giustiziati a freddo con il consenso di Erwin Sperisen.
Alejandro Giammattei è stato presidente del Guatemala dal 2020 al 2024, mentre Carlos Vielmann è stato ministro dell’Interno dal 2004 al 2008.
In detenzione per undici anni
Il pubblico ministero ginevrino sostiene che Sperisen abbia collaborato con Giammattei e Vielmann e con altre persone nella pianificazione dell’assalto alla prigione. Gli avvocati di Sperisen negano le accuse e chiedono l’assoluzione.
Il caso si trascina da oltre dodici anni a causa dei ricorsi in appello. Di recente, il Tribunale federale ha annullato la condanna a 15 anni di carcere in seguito a una decisione della Corte europea dei diritti umani (CEDU) del giugno 2023.
Erwin Sperisen, oggi 54enne, è fuggito in Svizzera con la famiglia nel 2007. È stato arrestato a Ginevra nel 2012. Ha trascorso più di undici anni in prigione, tra detenzione preventiva, arresti domiciliari e condanna al carcere.