Camere: esercito e sostegno media elettronici

Riprendono stamane i dibattiti alle Camere federali. il messaggio sull'esercito 2025 sarà il piatto forte che attende il Consiglio nazionale (08:00-13:00).
(Keystone-ATS) Il messaggio del Consiglio federale prevede impegni finanziari per 1,7 miliardi. Circa 1,5 miliardi sono destinati a investimenti in armamenti e altri 185 milioni per progetti immobiliari del Dipartimento federale della difesa.
Stando alla commissione preparatoria, rispetto al progetto del governo l’armata dovrebbe disporre di un miliardo di franchi supplementare per l’acquisto di munizioni destinate ai sistemi DTA – ossia la difesa terra-aria – a lunga e media gittata e per i sistemi per l’appoggio di fuoco indiretto a media distanza, così da aumentare la capacità di resistenza.
Per la maggioranza della commissione è assolutamente necessario che, con l’approvazione di una prima tranche, la Svizzera possa stipulare in tempo utile contratti per le munizioni e assicurarsi così termini di consegna adeguati. Inoltre, una parte delle munizioni potrà essere prodotta in Svizzera. La minoranza della commissione crede invece che sia possibile discutere di un credito d’impegno supplementare soltanto dopo aver trovato una soluzione di finanziamento adeguata.
La commissione si è espressa poi a favore della messa fuori servizio degli aerei da combattimento F-5 Tiger come chiesto dal governo. La maggioranza crede che il mantenimento di questi vecchi jet sia troppo oneroso e contribuisca poco a rafforzare la capacità di difesa.
Sostegno media elettronici e moratoria OGM
Il programma del Consiglio degli Stati (08:15-13:00) prevede in entrata due temi energetici a livello di divergenze: la Legge sull’energia e quella sull’approvvigionamento elettrico.
In seguito, il plenum affronterà la proroga dell’attuale moratoria sull’ingegneria genetica. Nel marzo scorso, il Consiglio nazionale ha stabilito di prolungare di altri cinque anni il divieto. Gli Stati dovrebbero fare altrettanto.
In seguito, i “senatori” affronteranno due progetti, frutto di altrettante iniziative parlamentari, riguardanti il sostegno dei media elettronici. In futuro, le radio e tivù locali dovrebbero ricevere una quota del canone oscillante fra il 6 e l’8% (ora 4-6%). Sono anche previste misure di sostegno generali a favore dei media, finanziate con il canone radiotelevisivo.