Brasile: ex moglie, l’attentatore voleva uccidere il giudice Moraes
Stando all'ex moglie dell'autore delle esplosioni nella piazza dei Tre poteri a Brasilia il piano dell'uomo era di uccidere il giudice della Corte suprema Alexandre de Moraes, considerato dai supporter bolsonaristi il più acerrimo nemico dell'ex presidente di destra.
(Keystone-ATS) Parlando con la polizia la donna ha aggiunto che l’ex marito, Francisco Wanderley Luiz, si è tolto la vita solo perché era stato scoperto, riporta Globonews. La ricostruzione è confermata dal filmato registrato dal circuito di telecamere della piazza: il video mostra che l’ordigno esplode nella mano di Luiz quando un agente gli si avvicina.
L’attentatore aveva pianificato l’attacco alla Corte suprema per “mesi” e aveva condiviso i piani per uccidere de Moraes con un gruppo WhatsApp, secondo quanto riferito dall’ex moglie Daiane alla polizia di Santa Catarina, sempre stando a quanto riferisce Globonews.
Nella casa affittata da Luiz a Ceilândia, a 30 chilometri dal luogo dell’attacco, oltre a vari ordigni inesplosi, nel bagno gli inquirenti hanno trovato uno specchio con la scritta: “Per favore, non sprecate il rossetto! Quello serve a rendere belle le donne. Per le statue di merda si usa il tritolo”. Il messaggio è un riferimento a Debora Rodrigues, la donna che vandalizzò col rossetto la statua della Giustizia davanti alla Corte suprema durante gli atti golpisti dell’8 gennaio 2023.
Secondo gli inquirenti, i post trovati sugli account Facebook e WhatsApp di Luiz indicano la sua appartenenza agli ambienti “dell’estrema destra”. E a suo carico sono stati trovati anche diversi precedenti giudiziari, per disobbedienza, furto aggravato, reati elettorali, reati contro l’ambiente e pignoramenti fiscali.
Per l’attentato l’uomo aveva scelto di indossare una giacca verde con simboli di carte da gioco, in un probabile riferimento al cattivo dei fumetti Joker.
L’attentatore era originario di Rio do Sul, città dello Stato di Santa Catarina di oltre 70’000 abitanti, dove nel 2020 si era candidato consigliere per il Partito liberale, la forza politica dell’ex presidente Jair Bolsonaro.
Il deputato federale Jorge Goetten, presidente dei Repubblicani di Santa Catarina, conosceva l’attentatore fin da giovane e lo aveva ricevuto varie volte nel suo ufficio alla Camera dei Deputati, l’ultima nel maggio 2023. In un’intervista alla CNN Goetten ha dichiarato che l’ultima volta che avevano parlato l’uomo gli era parso “un po’ alterato, con un problema mentale”, a causa del divorzio.
“Non un evento isolato”
Intanto il direttore generale della Polizia federale Andrei Rodrigues in una conferenza stampa ha spiegato che la presidenza della Corte suprema federale brasiliana è stata raggiunta da nuove minacce via posta elettronica. Nel messaggio, spiega Globonews, è scritto “Non ci sarà pace fino a quando la Corte suprema non chiuderà” e si fa riferimento a Luiz.
Rodrigues ha affermato che il caso di ieri “non è un evento isolato” e che l’unità antiterrorismo sta lavorando sul caso. “Questi gruppi estremisti sono attivi e abbiamo bisogno di agire con forza. Siamo consapevoli che l’episodio di ieri non è un evento isolato, è collegato a diverse altre azioni su cui la polizia federale ha in corso indagini”.
Il direttore generale della Polizia federale ha poi detto che “ci sono prove di una pianificazione a lungo termine” nell’attacco di ieri sera e parlato di “un atto terroristico, un’azione gravissima, e un tentativo di omicidio inaccettabile”.
Secondo Rodrigues l’attentatore era stato a Brasilia in altre occasioni, anche all’inizio dello scorso anno. Ma non è chiaro se abbia preso parte agli atti golpisti dell’8 gennaio.