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Bosnia: nell’entità serba si vota per il successore di Dodik

Keystone-SDA

Nella Republika Srpska (Rs), l'entità a maggioranza serba della Bosnia-Erzegovina (BiH), si vota oggi per l'elezione del nuovo presidente. I seggi chiuderanno alle 19:00.

(Keystone-ATS) L’elezione si tiene dopo la destituzione di Milorad Dodik che si è visto confermare nei mesi scorsi una condanna a un anno di carcere e sei anni di interdizione da ogni incarico politico per disubbidienza reiterata alle delibere dell’Alto rappresentante internazionale in BiH Christian Schmidt. Il nome del nuovo presidente si conoscerà già al primo turno poiché la legge elettorale della Rs non prevede un eventuale ballottaggio.

Dodik ha evitato la reclusione pagando una multa pari a 18 mila euro, cosa questa prevista dalla legge locale per le condanne fino a un anno. I candidati sono sei, ma nettamente favorito appare Sinisa Karan, fedelissimo di Dodik, membro del suo partito Snsd e che promette di proseguire il corso politico e sociale del leader nazionalista serbo-bosniaco, nel mirino della comunità internazionale per le sue crescenti aspirazioni separatiste.

L’unico avversario in grado di insidiare Karan è Branko Blanusa del partito Sds all’opposizione, schierato per un cambiamento nel corso politico e una seria lotta a corruzione e criminalità. Nel corso della breve campagna elettorale Dodik – autentico candidato ombra alle spalle di Karan – ha insistito nel ritenere il voto odierno un vero e proprio referendum, sostenendo che chi non vota per Karan vota per (l’Alto rappresentante Christian ) Schmidt e “l’occupazione straniera”. Riferimento al suo nemico acerrimo Schmidt del quale i serbo-bosniaci non riconoscono le legittimità e che accusano di appoggiare la componente musulmana che punta a formare uno stato sempre più centralistico in BiH.

Il presidente che verrà eletto oggi nel voto anticipato è destinato a restare in carica meno di un anno dal momento che nell’ottobre 2026 sono in programma in BiH le nuove elezioni generali per i rappresentanti a tutti i livelli di governo – quello centrale della BiH e quelli delle due entità che compongono il Paese balcanico, la Republika Srpska e la Federazione croato-musulmana (FBiH). Gli elettori sono poco più di 1,2 milioni, che possono votare in oltre 2’200 seggi. A monitorare il voto sono oltre 600 osservatori locali e internazionali.

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