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Borsa svizzera: apre in netto ribasso

Keystone-SDA

La borsa svizzera apre in netto ribasso la prima seduta della settimana: alle 09.02 l'indice dei valori guida SMI segnava 12'411,56 punti, in flessione dell'1,47% rispetto a venerdì.

(Keystone-ATS) Gli investitori prendono atto della chiusura negativa di venerdì a Wall Street (Dow Jones -0,75% a 44’544,66 punti, Nasdaq -0,28% a 19’627,44 punti) e guardano anche all’andamento odierno delle piazze asiatiche, con Tokyo in profondo rosso (Nikkei -2,66% a 38’520,09 punti).

Pesano i timori di una guerra commerciale tra gli Stati Uniti e altri paesi, dopo i dazi imposti dall’amministrazione di Donald Trump a Messico, Canada e Cina, accompagnati anche a minacce verso l’Unione europea. Gli esperti temono che un conflitto doganale possa avere conseguenze negative sull’inflazione, i tassi di interesse e la congiuntura globale.

Va anche detto che il mercato elvetico appare maturo per una correzione, dopo un inizio 2025 fulminante: l’SMI in gennaio ha guadagnato l’8,6%, cioè più del doppio di quanto sia avanzato nell’intero 2024.

A livello di singoli titoli vendite sono segnalate su Logitech (-4,11%), che ha beneficiato in modo particolare dei recenti rialzi. Lo stesso discorso vale anche per Richemont (-1,86%), salita in gennaio del 28%. Fra gli altri valori SMI il meno in difficoltà è Swisscom (invariata), mentre il meno convincente appare UBS (-4,45%).

Nel mercato allargato i riflettori sono puntati su Julius Bär (dato non ancora disponibile), che ha presentato i conti annuali. Sandoz (-3,64%) soffre per un cambiamento di raccomandazione operato da UBS.

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