Borsa svizzera chiude piatta, SMI +0,03%

La Borsa svizzera conclude la prima seduta della settimana vicino alla soglia della parità. Al termine delle contrattazioni l'indice dei valori guida SMI ha guadagnato lo 0,03% a 12'484,80 punti.
(Keystone-ATS) Gli investitori prendono atto del recupero odierno di Wall Street dopo lo scivolone di venerdì, scosso da nuove tensioni commerciali tra Washington e Pechino. Le preoccupazioni si sono oggi attenuate dopo il parziale passo indietro dell’amministrazione del presidente USA Donald Trump, che ha usato toni più concilianti nei confronti del Dragone per quanto concerne il capitolo sui dazi. Tuttavia, sul mercato prevale ancora un clima di incertezza.
Gli analisti si aspettano che la settimana appena iniziata vedrà molto probabilmente un aumento dell’avversione al rischio e una conseguente spinta degli asset rifugio privilegiati. Tra questi l’oro, che dopo aver corretto fino a 3’945 dollari l’oncia, è tornato prepotentemente sopra i 4’000 dollari e con esso anche il franco svizzero, considerato un porto sicuro per i portafogli degli investitori.
Sul fronte interno, oggi si sono contraddistinti i titoli del settore edile, come Amrize (+1,21% a 38,44 franchi), Holcim (+1,04% a 66,38 franchi) e Sika (+1,02% a 172,90 franchi). Bene anche le azioni del lusso Givaudan (+0,78% a 3’367,00 franchi) e Richemont (+0,49% a 152,70%), che hanno entrambe approfittato dei dati economici particolarmente positivi giunti dalla Cina, dove il commercio estero è cresciuto a settembre nonostante le tensioni con gli Stati Uniti.
Sopra la linea di demarcazione anche i finanziari UBS (+1,09% a 32,48 franchi) e Partners Group (+0,10% a 1’009,50 franchi). A terminare la seduta in negativo gli assicurativi Swiss Life (-0,32% a 866,40 franchi), Swiss Re (-0,89% a 149,75 franchi) e Zurich (-0,80% a 568,80 franchi). A pesare sul listino sono stati i pesi massimi difensivi, Nestlé (-0,41% a 75,30 franchi) e Novartis (-0,44% a 104,50 franchi) come pure Roche (-0,03% a 290,10 franchi), che oggi ha ottenuto l’autorizzazione da parte della Food and Drug Administration (FDA) statunitense per il suo test “Elecsys pTau181” – già in circolazione nell’Unione europea – capace di diagnosticare l’Alzheimer e altre patologie cognitive tramite prelievi del sangue. Maglia nera è risultato il titolo di Swisscom (-1,96% a 576,00 franchi)
Sul mercato allargato oggi i riflettori erano puntati su Meyer Burger (-80,69% a 0,14 franchi). L’autorità di controllo SIX Exchange Regulation (SER) ha comunicato questa mattina il definitivo delisting – fissato al 13 gennaio 2026 – del produttore di impianti fotovoltaici da tempo in grosse difficoltà e ormai sempre più alla deriva. L’azione, temporaneamente sospesa il 2 giugno quando valeva 75 centesimi, era nuovamente scambiabile (per i prossimi tre mesi) a partire dalla seduta odierna.