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Borsa svizzera chiude in rialzo, SMI +0,62%

Keystone-SDA

Dopo quattro giorni di chiusure in calo, la Borsa svizzera archivia in progressione una seduta interamente positiva. L'SMI termina in crescita dello 0,62% a 12'292.72 punti.

(Keystone-ATS) I dati sull’inflazione negli USA in agosto sono risultati più o meno in linea con le aspettative. “L’aumento dei prezzi negli Stati Uniti continua ad accelerare, ma l’effetto del forte aumento dei dazi sulle importazioni rimane ancora una volta modesto”, commenta un osservatore del mercato. Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione hanno invece registrato un aumento inaspettato.

Ciò dovrebbe indurre la Federal Reserve a procedere la prossima settimana al primo taglio dei tassi d’interesse dal dicembre 2024. Alcuni analisti prevedono addirittura una riduzione di 50 punti base, ma la maggior parte continua a ipotizzare un taglio di 25 punti base.

Il fatto che la Banca centrale europea abbia lasciato il tasso di deposito al 2,0%, come previsto, non ha causato grandi oscillazioni sul mercato. Secondo un operatore, nella dichiarazione della BCE non vi sono chiari indizi di un ulteriore taglio dei tassi.

Tra le blue chip in luce Holcim (+3,38% a 3.38 franchi) e la sua spin-off Amrize (+3,60% a 44.08 franchi). In netto rialzo pure UBS (+1,25% a 32.33 franchi) e Partners Group (+1,03% a 1’074.00 franchi). Progressione solida per i farmaceutici Novartis (+1,03% a 101,78 franchi) e Roche (+0,86% a 268.40 franchi), mentre ha chiuso in flessione Alcon (-1,14% a 62.48 franchi). In controtendenza anche Zurich (-0,66% a 569.80 franchi), Logitech (-0,07% a 86.22 franchi) e Swiss Life (-0,02% a 834.00 franchi).

Intanto l’IPO di SMG Swiss Marketplace Group sembra suscitare grande interesse tra gli investitori. “Sul mercato si dice che il portafoglio ordini sia più che pieno”, ha dichiarato nel pomeriggio un operatore all’agenzia di stampa AWP. Le azioni dovrebbero quindi essere assegnate parte alta della fascia di prezzo compreso tra 43 e 46 franchi.

Secondo quanto riferito poche ore dopo l’avvio del bookbuilding, la domanda sarebbe così elevata che anche una singola banca avrebbe potuto collocare l’operazione senza problemi. “Ci sono abbastanza sottoscrizioni per chiudere immediatamente i libri”, ha affermato il trader. Le banche Goldman Sachs, J.P. Morgan e UBS accompagnano l’IPO in qualità di coordinatori e capofila del consorzio. Ciò significa che, nonostante l’entità dell’offerta, il collocamento delle azioni dovrebbe avere esito positivo. La quota liberamente negoziabile sarà compresa tra il 20 e il 23%.

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