Borsa svizzera chiude in rialzo, SMI +0,31%
(Keystone-ATS) Seduta positiva per la Borsa svizzera sulla scia delle attese sui tassi d’interesse, che hanno persino spinto l’SMI oltre la soglia dei 12’100 punti fino a un massimo di 12’120.01. In chiusura l’indice si ferma però a un +0,31% a 12’042.78 punti.
Il motivo del sentimento positivo è la speranza di un “importante” taglio dei tassi d’interesse negli Stati Uniti. Il “Fed Watch Tool” della borsa dei future CME mostra ora una probabilità di due terzi a favore di un taglio dei tassi di 50 punti base domani da parte della Federal Reserve. All’inizio della settimana precedente, una grande maggioranza riteneva più probabile un taglio dei tassi di soli 25 punti base. Secondo un sondaggio condotto da CNBC fra economisti e manager di fondi, invece, l’84% ritiene probabile una riduzione del costo del denaro di un quarto di punto. Stando agli operatori, un forte taglio dei tassi domani potrebbe rilanciare i mercati nel breve e medio termine.
Sull’andamento del listino non ha influito la pubblicazione stamani dell’indice di settembre del “sentiment” degli investitori istituzionali tedeschi elaborato dall’istituto ZEW, crollato a 3,6 punti dai 19,2 di agosto e contro i 17 previsti dagli analisti.
Tra le blue chip, in forte rialzo i ciclici ABB (+1,94% a 47.80 franchi), Geberit (+1,93% a 550.60 franchi), Holcim (+1,67% a 82.72 franchi) e Sika (+1,64% a 272.00 franchi). Hanno guadagnato oltre un punto percentuale anche Logitech (+1,41% a 73.52 franchi) e UBS (+1,08% a 25.34 franchi).
I pesi massimi difensivi Nestlé (-0,35% a 86.46 franchi) e Novartis (-0,39% a 98.03 franchi) sono scivolati in territorio negativo nel pomeriggio, mentre si è mantenuta sopra la parità Roche (+0,80% 266.20 franchi).
Tra gli altri titoli sotto pressione Lonza (-2,07% a 539.40 franchi). Swisscom (-0,36% a 550.00 franchi) ha registrato un lieve calo a seguito del voto critico dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) italiana sul progetto di acquisizione di Vodafone.
Nel listino allargato in evidenza Barry Callebaut (+7,21% a 1’561.00 franchi) – e in misura minore Lindt&Sprüngli (+1,75% a 11’070.00 franchi) – grazie a un miglioramento della valutazione da parte degli esperti di Barclays i quali rilevano che è previsto un buon raccolto in Africa occidentale, cosa che dovrebbe far scendere ulteriormente il prezzo del cacao, ancora elevato.
Buona performance anche per Julius Bär (+4,65% a 49.29 franchi) dopo che gli analisti di Keefe, Bruyette & Woods hanno alzato il rating della banca a “outperform” e portato l’obiettivo di corso a 62 franchi.