Borsa svizzera chiude debole, SMI -0,09%
(Keystone-ATS) La Borsa svizzera ha chiuso oggi le contrattazioni in lieve calo, con l’indice principale SMI che ha ceduto lo 0,09% a 12’004.31 punti al termine di una seduta altalenante.
Nel complesso le contrattazioni sono state prive di slancio all’interno di una forchetta ristretta. Secondo gli operatori, in vista delle elezioni francesi previste per il prossimo fine settimana, i mercati azionari stanno attualmente mostrando una certa moderazione. Nel frattempo, la campagna elettorale negli Stati Uniti sta gradualmente accelerando. Anche i dati sull’inflazione statunitense, che saranno pubblicati domani, tengono gli investitori in disparte. Nelle contrattazioni odierne, i dati sul PIL, sul mercato del lavoro, sull’industria e sui consumatori statunitensi non hanno praticamente movimentato i mercati azionari.
Tra le blue chip in evidenza Holcim (+1,54% a 79.36 franchi), che ha annunciato oggi di voler investire circa 250 milioni di franchi negli impianti elvetici. Pesante per contro Kühne+Nagel (-1,31% a 257.00 franchi), la quale ha fatto sapere che costruirà otto magazzini cross-dock adatti specialmente per beni sensibili alle temperature come prodotti farmaceutici, nei pressi di porti di alto mare negli Stati Uniti, dove conta già quattro magazzini cross-dock.
Hanno trainato al ribasso il listino anche i pesi massimi difensivi Nestlé (-0,82% a 92.14 franchi) e Novartis (-0,50% a 95.45 franchi), mentre Roche è salita dello 0,32% a 250.40 franchi. Il gruppo renano ha ottenuto dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ulteriori prequalificazioni per i suoi test per il depistaggio del papillomavirus umano (HPV); stando alla società ciò estende la disponibilità degli screening in paesi che basano le loro decisioni di acquisto e implementazione sulla lista dell’OMS.
Nel mercato allargato in luce Leclanché (+13,78% a 0.578 franchi): il fabbricante di batterie, da tempo in difficoltà finanziarie, fonda una joint venture con Pinnacle International Capital, la quale investirà nell’azienda vodese fino a 360 milioni di franchi sull’arco dei prossimi cinque anni.
Bene anche Meyer Burger (+11,46% a 0.0107 franchi) che sta portando avanti il raggruppamento delle azioni: domani sarà l’ultimo giorno di negoziazione alla Borsa svizzera per le vecchie azioni; quelle nuove potranno essere negoziate a partire da lunedì.
Da parte sua Stadler (+1,99% a 25.65 franchi), dopo aver annunciato ieri una commessa per 750 milioni di euro in Polonia, oggi ha informato in merito a un contratto per la manutenzione in Ungheria.
Male infine Carlo Gavazzi (-6,04% a 180.00), che ha reso note le cifre dell’esercizio 2023/24, in cui i ricavi sono scesi del 17,8% e l’utile netto del 33,7%, avvertendo che anche in quello in corso non è esclusa una “crescita negativa”. Ridotti di un terzo i dividendi.