Borsa svizzera: chiusura invariata, SMI +0,00%
Chiusura perfettamente invariata per la Borsa svizzera nell'ultima seduta di una settimana tutto sommato positiva. Al termine delle contrattazioni, l'indice dei titoli guida SMI si è attestato a +0,00% a 12'298.35 punti.
(Keystone-ATS) Dopo un’apertura positiva, i listini hanno progressivamente perso terreno fino a poco dopo mezzogiorno, per poi iniziare un andamento al rialzo accentuatosi dopo la pubblicazione nel pomeriggio dell’indice di fiducia dei consumatori USA elaborato dall’Università del Michigan. Da esso emerge che la fiducia è scesa in novembre a 50,3, ai minimi dal giugno del 2022. Il dato è sotto le attese degli analisti, che scommettevano su 53,0.
L’assenza del rapporto sull’occupazione statunitense, rinviato a causa dello shutdown governativo, priva i mercati di dati cruciali per valutare l’evoluzione dei tassi d’interesse. L’ultimo rapporto ADP, pubblicato dal settore privato statunitense, aveva invece riacceso le aspettative di tagli dei tassi.
Dopo due settimane deboli, la settimana in corso è stata quindi caratterizzata da una certa stabilità, sottolineano gli operatori. In testa al listino svetta Swisscom (+1.98%, a 603 franchi). Il titolo si era avvicinato progressivamente alla soglia dei 600 franchi nei mesi scorsi e l’ha superata oggi per la prima volta dalla primavera 2023. Già ieri in scia ai risultati dei primi nove mesi ben accolti dal mercato, aveva guadagnato oltre il 3%. Bene anche Givaudan (+1,15%, a 3’354 franchi), Roche (+1,12%, a 268.40 franchi), Nestlé (+0.31%, a 79,12 franchi) e Holcim (+0.24%, a 70,34 franchi).
Hanno invece pesato i titoli assicurativi Swiss Life (-0.79% a 873,40 franchi), Swiss Re (-0,57% a 147,15 franchi), mentre si è mossa in controtendenza Zurich (+0,24% a 566,60 franchi), che ha interrotto il lieve trend negativo avviato dopo i dati dei nove mesi. Male anche Logitech (-1.69%, a 94,94 franchi) e UBS (-1.35%, a 30,35 franchi).
Sul mercato allargato Stadler Rail (-2.28%) accusa il colpo per l’aggiudicazione da parte delle FFS di un ordine da miliardi a Siemens anziché al gruppo turgoviese. Di segno opposto Barry Callebaut (+6.45%), che prolunga il rimbalzo iniziato mercoledì con la pubblicazione del bilancio, sostenuto dal calo dei prezzi del cacao e da commenti positivi.