Borsa svizzera: chiude in ribasso, SMI -1,34%
La borsa svizzera chiude in ribasso anche la seconda seduta della settimana: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 12'360,15 punti, in flessione dell'1,34% rispetto a ieri.
(Keystone-ATS) A frenare i corsi sono stati diversi fattori di incertezza e la ritrosia degli investitori ad impegnarsi prima di conoscere l’andamento dei risultati aziendali di grandi gruppi globali come Meta, Microsoft e Alphabet, casa madre di Google. Gli occhi sono inoltre già puntati sulla serata di domani, quando la Federal Reserve renderà nota la sua decisione sui tassi d’interessi. Giovedì toccherà poi alla Banca centrale europea e alla Bank of Japan informare sulla politica monetaria.
Lo stesso giorno è in agenda l’attesissimo incontro fra il presidente americano Donald Trump e il suo omologo Xi Jinping. Negli ultimi giorni i mercati avevano approfittato di un allentamento della tensione nella vertenza commerciale fra i due paesi. Resta però da vedere se ai segnali positivi seguiranno fatti concreti.
In Svizzera i riflettori erano puntati su Novartis (-4,16% a 98,87 franchi), che nel terzo trimestre ha continuato a crescere, ma a ritmo meno veloce di prima, a causa della concorrenza dei generici. Sul listino hanno pesato anche gli altri due pesi massimi, Roche (-2,36% a 261,10 franchi) e Nestlé (-0,68% a 79,36 franchi).
Vendite sono state segnalate su Sika (-5,91% a 158,55 franchi), interessata negativamente – non solo potenzialmente – dai cambiamenti di raccomandazione operati da JPMorgan e Morgan Stanley. In ordine sparso si sono mossi gli altri valori particolarmente dipendenti dalla congiuntura come ABB (+0,26% a 59,64 franchi), Amrize (+1,14% a 40,00 franchi), Geberit (-0,76% a 602,80 franchi), Holcim (+0,94% a 71,22 franchi) e Kühne+Nagel (-0,72% a 157,70 franchi).
In ambito finanziario UBS (+0,68% a 30,95 franchi) – confrontata con una causa per 400 milioni di dollari avviata da un ex broker che era stato in un primo tempo condannato per la vicenda della manipolazione del tasso libor – è appara più tonica di Partners Group (-0,78% a 992,00 franchi). Tutti con il segno meno hanno terminato gli assicurativi Zurich (-0,17% a 573,00 franchi), Swiss Re (-1,59% a 148,25 franchi) e Swiss Life (-0,18% a 877,00 franchi).
Nel mercato allargato Julius Bär (-0,49% a 52,98 franchi) ha annunciato l’apertura di una sede a Lisbona. Bucher (-5,94% a 356,50 franchi) e ISG (-0,33% 8,94 franchi) hanno informato sull’andamento degli affari.