Borsa svizzera: chiude in ribasso, SMI -0,80%

La borsa svizzera archivia la seconda settimana di settembre con una seduta chiusa in ribasso: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 12'193,86 punti, in flessione dello 0,80% rispetto a ieri.
(Keystone-ATS) In vista del fine settimana gli investitori hanno preferito adottare un atteggiamento prudente, considerati anche gli importanti appuntamenti a venire, primo fra tutti la decisione sui tassi della Federal Reserve. Dopo i deboli dati negli Usa sul mercato del lavoro e l’inflazione in linea con le attese appare quasi certo che mercoledì l’istituto procederà al primo taglio del costo del denaro di quest’anno. Alcuni ipotizzano addirittura che la riduzione sarà consistente, di 50 punti base, anche se lo scenario più gettonato rimane al momento una diminuzione di 25 punti base.
La voglia di esporsi è stata frenata anche dalla situazione geopolitica. La Russia, insieme alla Bielorussia, ha avviato una grande manovra militare nelle immediate vicinanze del confine con i paesi della Nato e da parte sua il Patto Atlantico ha annunciato l’intenzione di rafforzare il suo fianco orientale. Sul fronte dei dazi è destinata ad aumentare la pressione esercitata dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump sul Brasile, dopo la condanna detentiva inflitta all’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro.
La settimana si chiude con l’SMI in calo dell’1,4%. Al momento la performance del 2025 è del +6,6%, mentre rispetto ai massimi dell’anno (3 marzo) si registra una flessione del 6,3%.
A frenare il listino elvetico è stata soprattutto Novartis (-2,88% a 98,85 franchi), penalizzata da un giudizio di Goldman Sachs. Poco ispirati sono apparsi anche gli altri due pesi massimi difensivi, Nestlé (-0,91% a 72,98 franchi) e Roche (-1,45% a 264,50 franchi).
Richemont (-0,30% a 148,65 franchi), ha sofferto per il momento sfavorevole che sta interessando l’intero settore del lusso in Europa. In ordine sparso si sono mossi i valori maggiormente dipendenti dalla congiuntura come ABB (+0,14% a 56,80 franchi), Amrize (-0,05% a 44,06 franchi), Geberit (+0,20% a 600,40 franchi), Holcim (-0,23% a 69,52 franchi), Kühne+Nagel (+0,58% a 165,35 franchi) e Sika (-0,27% a 184,95 franchi).
In ambito finanziario Partners Group (+0,14% a 1075,50 franchi), che ha annunciato un investimento in un’impresa di software brasiliana, è rimasta affiancata a UBS (+0,09% a 32,36 franchi). Con accenti diversi hanno chiuso gli assicurativi Swiss Life (-0,17% a 832,60 franchi), Zurich (+0,25% a 571,20 franchi) e Swiss Re (+1,53% a 142,75 franchi).
Nel mercato allargato Helvetia (-0,45% a 198,20 franchi) e Baloise (-0,40% a 200,20 franchi) hanno annunciato il via libera alla fusione da parte della Commissione della concorrenza (Comco); la transazione sarà completata entro il 5 dicembre.