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Borsa svizzera: chiude in ribasso, SMI -0,68%

Keystone-SDA

(Keystone-ATS) La borsa svizzera chiude anche la seconda seduta della settimana in ribasso, sulla scia dell’aumento della tensione in Medio Oriente: l’indice dei valori guida SMI ha terminato a 12’086,66 punti, in flessione dello 0,68% rispetto a ieri.

In una giornata sostanzialmente povera di spunti – unici dati importanti alcuni indici Pmi e l’inflazione nell’Eurozona, risultata in calo, come era nelle attese – gli investitori hanno trovato inizialmente il tempo per interrogarsi in modo più approfondito sullo stato dei comparto azionario. Il mercato appariva sostenuto dalla combinazione fra l’ultimo taglio dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve, gli stimoli cinesi e i prezzi del petrolio più bassi.

Ma nel pomeriggio l’annuncio, da parte della Casa Bianca, di un imminente attacco missilistico dell’Iran contro Israele ha messo in allarme le piazze finanziarie: il corso del petrolio è schizzato verso l’alto e pure l’oro ha immediatamente tenuto fede alla sua nomea di bene rifugio. Dappertutto si è temuto un’escalation e le borse si sono orientate verso il basso.

A livello di singoli titoli in primo piano figurava oggi Partners Group (+1,22% a 1285,50 franchi), che ha venduto al fondo di Singapore GIC la sua partecipazione maggioritaria nella società tedesca di servizi finanziari Techem. Meno bene orientata è apparsa UBS (-0,42% a 25,95 franchi) e poco ispirati si sono rivelati pure gli assicurativi Swiss Life (-0,59% a 701,80 franchi), Swiss Re (-1,16% a 115,35 franchi) e Zurich (-0,16% a 509,00 franchi).

Kühne+Nagel (-1,47% a 227,40 franchi) ha sofferto per l’incertezza generata dallo sciopero dei lavoratori portuali negli Stati Uniti e si è trovata così più in difficoltà di altri valori particolarmente sensibili ai cicli economici quali ABB (invariata a 48,99 franchi), Geberit (-0,76% a 547,20 franchi), Holcim (-0,05% a 82,52 franchi), e Sika (-0,82% a 277,80 franchi).

Hanno almeno in parte galleggiato non lontano dalla parità Nestlé (-0,05% a 84,92 franchi) e Novartis (-0,35% a 96,81 franchi), mentre è fin da subito scivolato all’indietro il terzo peso massimo difensivo, Roche (-2,07% a 265,00 franchi).

Nel mercato allargato sorvegliata speciale era Airesis (-25,00% a 0,15 franchi), che ha visto aumentare la perdita semestrale. Adecco (-2,50% a 28,06 franchi) ha da parte sua subito l’impatto di un giudizio di Goldman Sachs.

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