Borsa svizzera: chiude in ribasso, SMI -0,19%

La borsa svizzera chiude in lieve ribasso un'altra seduta poco movimentata: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 12'102,61 punti, in flessione dello 0,19% rispetto a ieri.
(Keystone-ATS) Gli investitori hanno preso inizialmente atto con favore dei nuovi record raggiunti dai listini azionari statunitensi, sulla scia delle novità provenienti una volta ancora dal settore tecnologico. La collaborazione tra Nvidia e OpenAI alimenta l’ottimismo sul futuro dell’intelligenza artificiale (IA). “Ogni volta che si pensa che il rally dell’IA abbia raggiunto il culmine, esso riprende slancio”, ha commentato un operatore.
Gli ultimi dati congiunturali dell’Eurozona non hanno invece convinto: i segnali di ripresa registrati negli ultimi mesi sembrano essere un po’ evaporati, probabilmente sulla scia dell’impatto dei dazi imposti dagli Stati Uniti. L’indicatore più atteso arriverà comunque solo venerdì e concernerà ancora una volta gli Usa: si tratta dell’indice dei prezzi PCE (Personal Consumption Expenditures), quello preferito dalla Federal Reserve.
Sul fronte interno si è messa in luce Richemont (+2,42% a 152,25 franchi) sulla scia di uno studio settoriale che riferisce di aumenti di prezzo di Cartier negli Stati Uniti, dopo il ritocco già avvenuto in maggio. Acquisti hanno interessato anche altri valori particolarmente dipendenti dai cicli economici come ABB (+0,81% a 57,10 franchi), Amrize (+1,57% a 40,07 franchi), Geberit (+0,38% a 586,80 franchi), Kühne+Nagel (+0,84% a 156,45 franchi) e Sika (+0,11% a 178,00 franchi); ha fatto eccezione Holcim (-0,70% a 68,36 franchi).
In ambito finanziario UBS (+0,33% a 33,53 franchi) ha reagito poco alla notizia che pagherà 835 milioni di euro in Francia per archiviare l’annoso contenzioso fiscale. Ancora meglio orientata è apparsa Partners Group (+1,46% a 1080,00 franchi), mentre fra gli assicurativi Zurich (invariata a 559,80 franchi) è apparsa meno tonica di Swiss Re (+0,53% a 141,05 franchi) e Swiss Life (+0,48% a 836,80 franchi).
Deboli si sono rivelati i valori farmaceutici come Roche (-2,18% a 265,20 franchi) e Novartis (-0,79% a 97,52 franchi): secondo gli esperti pesano le incertezze riguardo al futuro delle imprese del settore, dopo i colloqui avuti ieri con il Consiglio federale per cercare di trovare come far fronte agli incombenti dazi americani. Ha dato poche soddisfazioni anche terzo peso massimo difensivo, Nestlé (-0,04% a 71,62 franchi). Rimanendo nelle zone più difensive del listino Swisscom (-0,26% a 570,00 franchi) ha subito l’impatto di un giudizio di KeplerCheuvreux.
Nel mercato allargato Santhera (-14,14% a 11,96 franchi) e Xlife (+1,51% a 19,60 franchi) hanno presentato i risultati semestrali.