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Borsa svizzera: chiude in rialzo, SMI +0,54%

Keystone-SDA

Altra seduta positiva per la borsa svizzera, la quinta consecutiva: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 12'427,18 punti, in progressione dello 0,54% rispetto a ieri.

(Keystone-ATS) I corsi sono stati favoriti dalla speranza di un ulteriore abbassamento dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve già in ottobre, alla luce degli ultimi deboli dati congiunturali americani. Molto atteso diventa quindi il rapporto ufficiale mensile sul mercato del lavoro, che dovrebbe essere pubblicato domani.

In questo caso il condizionale è però d’obbligo, visto che la diffusione del documento potrebbe anche slittare in seguito al schutdown, il blocco delle attività governative federali non essenziali che si verifica quando il Congresso non riesce ad approvare la legge di bilancio. Oggi ad esempio non sono giunte le indicazioni settimanali sulle richieste di sussidio disoccupazione. Più in generale la situazione di stallo negli Usa non sta ancora pesando sulle piazze finanziarie: ma chiaramente aumenta l’incertezza generale, fanno notare gli operatori.

A livello di singoli titoli in primo piano sono rimaste Novartis (invariata a 104,02 franchi) e Roche (+0,71% a 284,30 franchi), in forte aumento ieri dopo che il concorrente americano Pfizer ha trovato un accordo con il governo di Washington sui prezzi dei medicinali, cosa che stando agli analisti apre la strada ad altre intese simili. Ha trainato il listino il terzo peso massimo difensivo, Nestlé (+1,02% a 74,63 franchi).

In ordine sparso si sono mossi i valori particolarmente dipendenti dai cicli economici come ABB (+1,46% a 58,34 franchi), Amrize (+0,18% a 38,00 franchi), Geberit (+0,03% a 600,60 franchi), Holcim (-0,45% a 67,00 franchi), Kühne+Nagel (+1,46% a 152,60 franchi) e Sika (+0,08% a 178,30 franchi).

In ambito finanziario UBS (-0,68% a 32,02 franchi) – che stando al portale Inside Paradeplatz gestirebbe un fondo pesantemente interessato dall’insolvenza della società americana First Brands – ha arrancato dietro a Partners Group (+0,44% a 1033,00 franchi). Con accenti diversi hanno terminato gli assicurativi Zurich (-0,14% a 569,40 franchi), Swiss Life (-0,26% a 851,80 franchi) e Swiss Re (+0,27% a 147,05 franchi).

Nel mercato allargato è crollata Rieter (-31,90% a 4,12 franchi), che ha informato su un aumento di capitale. Barry Callebaut (+1,26% a 1123,00 franchi) ha subito solo inizialmente l’impatto negativo di un cambiamento di raccomandazione operato da Berenberg.

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