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Borsa svizzera: chiude in rialzo, SMI +0,45%

Keystone-SDA

La borsa svizzera archivia con una seduta in rialzo una settimana complessivamente negativa: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'929,80 punti, in progressione dello 0,45% rispetto a ieri.

(Keystone-ATS) Il mercato ha reagito in modo contenuto all’annuncio del presidente americano Donald Trump di dazi del 100% sui farmaci importati: gli analisti hanno fatto notare che i grandi gruppi del settore producono negli Stati Uniti e dovrebbero quindi essere esentati dai balzelli.

Nuove barriere doganali interesseranno anche i camion e i mobili fabbricati fuori dagli Usa. La nuova offensiva tariffaria riaccende i timori di un aumento dell’inflazione nella prima economia del pianeta e a questo proposito non è passato inosservato l’indice dei prezzi PCE (Personal Consumption Expenditures), quello preferito dalla Federal Reserve: il rincaro si è attestato al 2,6% in agosto, in linea con le attese.

Intanto la settimana si chiude con l’SMI in calo dell’1,5%. Al momento la performance del 2025 è del +3,0%, mentre rispetto ai massimi dell’anno (3 marzo) si registra una flessione del 9,5%.

A livello di singoli titoli sorvegliate speciale, per via delle novità sui medicinali, erano Novartis (+0,41% a 98,40 franchi), Roche (-0,59% a 253,50 franchi) e Lonza (+0,81% a 522,20 franchi). Non molto lontano si è schierata Nestlé (+0,20% a 71,14 franchi).

In modo non perfettamente unitario hanno terminato i valori particolarmente dipendenti dai cicli economici come ABB (+0,89% a 56,72 franchi), Amrize (-0,63% a 37,60 franchi), Geberit (+0,65% a 585,20 franchi), Holcim (+1,20% a 67,32 franchi), Kühne+Nagel (+0,66% a 152,85 franchi) e Sika (+0,84% a 174,50 franchi).

UBS (+0,53% a 32,49 franchi) ha fatto un passo avanti nel giorno in cui il Consiglio federale ha messo in consultazione regole per le banche sistemiche che comporterebbero un netto aumento dei requisiti patrimoniali della banca. Nello stesso comparto finanziario ha marciato sul posto Partners Group (+0,15% a 1032,50 franchi), mentre assai più tonici sono apparsi gli assicurativi Swiss Re (+2,29% a 145,40 franchi), Zurich (+1,55% a 562,00 franchi) e Swiss Life (+1,27% a 842,80 franchi).

Nel mercato allargato, sempre in relazione ai dazi, si è guardato soprattutto a Sandoz (+0,84% a 46,74 franchi) e a Galderma (+0,07% a 135,40 franchi).

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