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Borsa svizzera: chiude in rialzo, SMI +0,35%

Keystone-SDA

La borsa svizzera avvia la nuova settimana con un'altra seduta in rialzo, la settima consecutiva: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 12'551,36 punti, in progressione dello 0,35% rispetto a venerdì scorso.

(Keystone-ATS) In generale i corsi sono stati ancora almeno in parte sostenuti dalla prospettiva di una riduzione dei tassi d’interesse negli Stati Uniti – gli esperti si aspettano che la Federal Reserve proceda a un altro taglio nel corrente mese di ottobre – e dal perdurare dell’interesse nell’intelligenza artificiale (IA), alimentato oggi da un accordo miliardario di OpenAI con AMD per l’acquisto di chip.

Scarso impatto hanno per contro avuto sul mercato elvetico le dimissioni del primo ministro francese Sébastien Lecornu, ennesimo segnale di malessere in un importante paese dell’Eurozona. Anche lo shutdown negli Stati Uniti – il blocco delle attività governative federali non essenziali che si verifica quando il Congresso non riesce ad approvare la legge di bilancio – non ha impressionato gli operatori. Resta comunque da vedere quanto durerà questa situazione, poiché gli uffici dell’amministrazione americana non stanno più pubblicando importanti indicatori economici: venerdì, ad esempio, non è stato diffuso l’atteso rapporto sul mercato del lavoro. L’assenza di dati potrebbe avere un effetto negativo sulla fiducia degli investitori, fanno notare gli operatori.

A livello di singoli titoli hanno trainato il listino Novartis (+0,55% a 105,80 franchi) e Roche (+0,56% a 288,40 franchi), mentre un po’ meno dinamico si è rivelato il terzo peso massimo difensivo, Nestlé (+0,23% a 74,37 franchi). Il buon momento dei valori tecnologici ha favorito Logitech (+1,18% 91,04 franchi), mentre Richemont (-1,86% a 152,70 franchi) è arretrata malgrado i giudizi positivi di Citigroup e Goldman Sachs.

In ordine sparso si sono mossi i valori particolarmente dipendenti dai cicli economici come ABB (+0,38% a 58,86 franchi), Amrize (+0,34% a 38,65 franchi), Geberit (+0,43% a 604,80 franchi), Holcim (-0,15% a 65,00 franchi), Kühne+Nagel (+0,03% a 154,05 franchi) e Sika (-0,55% a 179,60 franchi).

In ambito finanziario UBS (-0,18% a 32,67 franchi) ha arrancato dietro a Partners Group (+0,81% a 1057,50 franchi). Fra gli assicurativi Swiss Re (+3,16% a 151,75 franchi) ha approfittato del fatto che il concorrente Hannover Re punta a distribuire una quota maggiore dei suoi utili come dividendo: è così riuscita a superare chiaramente Zurich (+1,06% a 574,40 franchi) e Swiss Life (+1,60% a 865,80 franchi).

Nel mercato allargato DocMorris (+4,94% a 6,49 franchi) ha beneficiato dei buoni risultati diffusi dal concorrente olandese Redcare.

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