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Borsa svizzera: chiude quasi invariata, SMI +0,06%

Keystone-SDA

La borsa svizzera chiude quasi invariata una seduta poco effervescente: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 12'324,78 punti, in progressione dello 0,06% rispetto a ieri.

(Keystone-ATS) Il mercato è partito in modo titubante, per poi trovare una certa fiducia e rimanere ancorato a una ristretta fascia di oscillazione. In primo piano è restato il tema del commercio internazionale, dopo le minacce del presidente americano Donald Trump di imporre dazi del 50% sui prodotti europei, a cui ha fatto poi seguito un’estensione del periodo di discussione sino alla data del 9 luglio. La situazione è quindi tutta in divenire e gli investitori agiscono con prudenza: solo un accordo soddisfacente per entrambe le parti potrebbe riportare pienamente il sereno.

Sul fronte congiunturale non è passato inosservato il miglioramento della fiducia dei consumatori tedeschi. Dagli Stati Uniti è giunto per contro un calo degli ordini di beni durevoli, ma meno incisivo di quanto temessero gli esperti. Il quadro di sostanziale calma è confermato anche dal lieve arretramento del prezzo dell’oro.

Sul fronte interno l’attenzione era concentrata su Richemont (+1,01% a 159,70 franchi), alla luce del balzo dell’export orologiero elvetico in aprile, tutto però generato dalla corsa alle consegne negli Usa. In modo non unitario si sono presentati altri valori particolarmente sensibili ai cicli economici come ABB (+1,10% a 47,84 franchi), Holcim (-0,55% a 94,84 franchi), Kühne+Nagel (-0,76% a 188,90 franchi), Sika (+0,04% a 222,90 franchi) e Geberit (+0,66% a 606,20 franchi),

Nel comparto finanziario UBS (+1,18% a 26,52 franchi) è stata preferita a Partners Group (+0,60% a 1097,50 franchi). In ordine sparso hanno chiuso gli assicurativi Swiss Life (+0,31% a 828,80 franchi), Swiss Re (+0,44% a 148,30 franchi) e Zurich (-0,85% a 582,00 franchi).

Ha cercato di sostenere il listino Nestlé (+0,08% a 88,71 franchi), mentre minore dinamismo è stato mostrato dagli altri due pesi massimi, Roche (-0,61% a 260,90 franchi) e Novartis (-0,14% a 93,68 franchi). La scarsa verve odierna dei valori più difensivi è stata ben illustrata anche da Swisscom (-0,53% a 567,00 franchi).

Nel mercato allargato merita di essere notato il balzo di Evolva (+23,72% a 1,33 franchi), che ha lanciato un’offerta per rilevare GZO Spital Wetzikon, ospedale zurighese in difficoltà finanziarie. Va inoltre menzionata Clariant (-1,06% a 9,39 franchi), confrontata con un’altra richiesta d’indennizzo in relazione a un cartello costituito in passato sui prezzi dell’etilene: il gruppo austriaco OMV chiede 1 miliardo di euro (940 milioni di franchi) all’impresa renana e ad altre tre società.

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