Borsa svizzera: chiude in ribasso, SMI -1,03%
(Keystone-ATS) La borsa svizzera archivia la terza settimana di settembre con una seduta tutta in ribasso: l’indice dei valori guida SMI ha chiuso a 11’934,07 punti, in flessione dell’1,03% rispetto a ieri.
Stamane la Banca centrale del Giappone (BoJ) ha lasciato i tassi invariati, come era nelle attese, mettendo così fine a diverse giornate molto animate sul fronte della politica monetaria, con in primo piano la decisione della Federal Reserve di abbassare i tassi di riferimento di 0,5 punti percentuali. L’attenzione si sposta così già alla settimana prossima, quando sarà la Banca nazionale svizzera (BNS) a comunicare le sue decisioni.
Nell’attesa la seduta odierna si è rivelata nervosa, complice il fatto che oggi era il cosiddetto giorno delle streghe: il terzo venerdì del terzo mese di ciascun trimestre scadono infatti numerosi derivati, come futures e opzioni su indici e azioni, ciò che provoca spesso un aumento degli scambi e sbalzi non indifferenti. L’SMI è così tornato a scendere sotto quota 12’000 punti; la settimana si chiude con una performance del -0,8%.
A livello di singoli titoli un giudizio negativo di Morgan Stanley ha pesato su Holcim (-1,72% a 83,18 franchi) e Sika (-2,64% a 268,90 franchi): il contesto si è comunque rivelato negativo anche per altri valori particolarmente sensibili alla congiuntura quali ABB (-1,09% a 48,04 franchi), Kühne+Nagel (-4,41% a 231,80 franchi) – che ha inaugurato un mega-centro logistico a Mantova, in Lombardia – e Geberit (-1,54% a 548,60 franchi).
In ambito finanziario non hanno convinto né UBS (-0,74% a 25,46 franchi) né Partners Group (-0,49% a 1223,00 franchi). In modo non unitario hanno terminato gli assicurativi Swiss Life (-0,59% a 704,00 franchi) Swiss Re (+0,39% a 116,30 franchi) e Zurich (-0,16% a 508,60 franchi).
Una riduzione di obiettivo di corso operata dagli analisti di UBS ha messo in difficoltà Nestlé (-3,93% a 82,04 franchi), scesa ai minimi dal 2019. Hanno per contro cercato di trainare il listino gli altri due pesi massimi difensivi, Roche (+0,64% a 269,20 franchi) e Novartis (+0,60% a 99,03 franchi).
Nel mercato allargato gli occhi erano puntati su Huber+Suhner (-1,04% a 86,00 franchi), che ha tenuto la giornata degli investitori, e su Vontobel (-2,33% a 54,40 franchi), che ha rilevato la clientela della banca privata zurighese IHAG.