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Borsa svizzera: chiude in ribasso, SMI -0,74%

Keystone-SDA

La borsa svizzera chiude in chiaro ribasso una seduta partita timidamente bene, ma andata peggiorando con il trascorrere delle ore: l'indice SMI ha terminato a 12'798,52 punti, in flessione dello 0,74% rispetto a ieri.

(Keystone-ATS) Anche se non vengono ravvisati segnali di una correzione dopo il forte inizio d’anno l’SMI appare chiaramente riluttante a raggiungere il suo massimo storico di poco meno di 13’000 punti. Alcuni investitori sembrano preferire al momento non impegnarsi.

A pesare è l’incertezza geopolitica. Se l’amministrazione americana di Donald Trump dovesse effettivamente riuscire a fermare il conflitto in Ucraina attraverso trattative dirette con la Russia a livello economico la reazione potrebbe essere positiva su più fronti: a partire dal prezzi dell’energia, come pure in relazione alla fiducia dei consumatori e delle imprese. Ma l’entusiasmo è sembrato un po’ scemare oggi.

Sul mercato aleggiano inoltre sempre i timori relativi ai futuri dazi americani, dopo le nuove minacce concernenti il settore dell’auto e dei farmaci. Nell’ambito della politica monetaria invece al momento nulla si muove: è ormai assodato che la Federal Reserve non procederà in tempi brevi a un taglio dei tassi d’interesse, visto il persistere dell’inflazione, che potrebbe trovare nuova linfa proprio nelle politiche doganali del presidente americano Trump. Per sicurezza però si attendono i verbali dell’ultima seduta dell’istituto, che saranno diffusi in serata.

A livello di singoli titoli Holcim (-4,39% a 95,48 franchi), il cui corso è salito ieri oltre i 100 franchi per la prima volta dall’inizio del 2008, ha sofferto per un cambiamento di raccomandazione operato da Morgan Stanley. Vendite sono state segnalate anche su altri valori particolarmente sensibili alla congiuntura come ABB (-1,66% a 52,02 franchi), Geberit (-2,21% a 522,60 franchi), Kühne+Nagel (+0,52% a 211,50 franchi) e Sika (-2,13% a 234,60 franchi).

In ambito finanziario hanno perso terreno sia UBS (-1,13% a 30,50 franchi) che Partners Group (-2,16% a 1384,00 franchi). Tutti con il segno meno hanno terminato pure gli assicurativi Swiss Re (-2,45% a 139,15 franchi), Swiss Life (-1,14% a 764,60 franchi) e Zurich (-1,02% a 563,80 franchi). Hanno funto da vallo difensivo Nestlé (+0,15% a 82,50 franchi) e Novartis (+0,44% a 96,59 franchi), mentre il terzo peso massimo, Roche (-0,07% a 294,70 franchi), è stato almeno in parte trascinato dalla corrente generale.

Molto movimento è stato notato nel mercato allargato. Hanno informato sull’andamento degli affari EFG International (-2,65% a 13,96 franchi), Straumann (+4,55% a 134,40 franchi), Temenos (-4,45% a 76,20 franchi) e SoftwareOne (+1,44% a 6,36 franchi).

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